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Napoli-Verona, le pagelle: Raspadori opaco, Osimhen è già pronto! Di Lorenzo l’uomo-ovunque

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Al Maradona va in scena la sfida tra Napoli e Verona, valida per la trentesima giornata del campionato corrente di Serie A

Il Napoli sfida il Verona nella gara valida per la trentesima giornata di campionato: Spalletti decide per un turnover non massiccio ma comunque consistente, risparmiando minutaggio a giocatori fondamentali per la formazione titolare come Kvaratskhelia, Lobotka e Mario Rui. Il Verona risponde con il meglio possibile, dovendo fronteggiare un momento chiave della propria corsa alla salvezza: lo Spezia è infatti uscito sconfitto proprio ieri contro l'ottima Lazio di Sarri. L'incontro si è rivelato complesso, soprattutto per le caratteristiche degli avversari e per la compattezza, oltre all'inefficacia dell'attacco azzurro. Di seguito le nostre pagelle.

Napoli-Hellas Verona, le pagelle: i nostri voti agli azzurri

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Meret 6 - Inoperoso nel primo tempo, se non per una buona uscita alta e un anticipo su un lancio in profondità, con palla messa in fallo laterale. Anche peggio nel secondo tempo. Copre bene la porta nell'occasione di Ngonge, ma di fondo viene chiamato in causa solo per le rimesse da fondo campo.

Di Lorenzo 7 - Tuttofare assoluto. Nel primo tempo per tentare di spezzare la marcatura a uomo degli avversari si scambia con chiunque del centrocampo: arriva addirittura ad impostare il gioco da centrale abbassandosi per creare spazio. Qualche volta arriva pure in area come con il Milan nel tentativo di chiudere l'azione offensiva che nasce dall'altra parte. Con un bel colpo di testa si rende pericoloso nel secondo tempo. È l'attaccante aggiunto in mancanza di punte.

Kim 7 - Molto propositivo in fase di costruzione, trovandosi sul centro-destra e sentendosi più in fiducia sul piede preferito. Spesso però sbaglia l'ultimo passaggio in profondità. Pregevoli alcuni suoi tentativi di sganciarsi e strappare verso la trequarti.

Juan Jesus 6 - Attento, preciso. Meno pulito di Kim sulle palle alte, ma sfrutta bene le proprie caratteristiche e interviene quando deve. Occhio però alla fase di costruzione, dove pecca e non poco (il Milan metterà un altro tipo di pressione).

Olivera 5,5  - La sua prestazione è crescente: un po' arruffone e confuso nella prima parte, nel secondo tempo brilla un po' di più per i suoi anticipi di fisico e atletismo (uno clamoroso in area di rigore, a sventare un tiro in porta). Poche progressioni.

Anguissa 6,5 - Solita prestazione solida come forza e posizionamento, leggermente più precisa rispetto alle ultime quanto a costruzione e proposizione in generale. Non è comunque neanche lontanamente la miglior versione di se stesso.

Demme 6 - Prende bene il posto di Lobotka e si fa apprezzare per buone verticalizzazioni, seppure la differenza con lo slovacco esiste e si è vista in tutta l'annata. Distribuisce bene e si propone da mezzala in più di un'occasione. (Al 63' Zielinski 6 - Non si distingue più di tanto ma dà la sua solita fluidità aggiuntiva alla manovra offensiva).

Elmas 5,5 -  Da mezzala sinistra in realtà si sposta più volte verso il centro, si fa dare palla e smista come fosse un secondo playmaker ma poi tocca troppe volte la sfera e permette spesso agli avversari un facile riposizionamento. Si fa apprezzare bene anche in trequarti, poco preciso su alcune situazioni di rifinitura. La sua disponibilità resta comunque un faro per tutti i suoi compagni. (Al 72' Lobotka 6,5 - Qualche buono spunto e la sua solita gestione imperiosa del centrocampo)

Politano 6 - Il migliore dei suoi nel primo tempo per accelerazioni, bene anche nei rientri in difesa. Mette un paio di palloni pericolosi, sempre gestiti dal Verona. Resta spesso largo e riesce a gestire bene anche i raddoppi di marcatura. Nel secondo tempo qualche strappo pericoloso, un po' tardivo in qualche scelta in ripartenza a campo aperto. Nel complesso senza infamia e senza lode (Zedadka 6 - Qualche spunto sulla fascia destra, prova a dare brio e imprevedibilità).

Raspadori 5 - Un po' evanescente, non riesce mai a girarsi e andare al tiro nel primo tempo. Crea qualche buona trama quando riesce a raccordare, ma è ancora troppo poco rispetto al suo livello. Spalletti lo redarguisce spessissimo nel secondo tempo per i suoi movimenti: dettava passaggi complicati o che lo avrebbero portato a ricevere palla in una posizione innocua (Al 71' Osimhen 6,5 - Spacca una traversa, intimorisce gli avversari, carica i compagni. Il suo è un ritorno al balsamo per tutti, ambiente compreso).

Lozano 6 -  Schierato a sinistra per la prima volta dopo tantissimo tempo, ha buoni strappi ma anche amnesie importanti. Quasi per deformazione tende ad accentrarsi molto più spesso di quanto abbia mai fatto, avvicinandosi al tiro o comunque tentando di riempire la parte centrale della trequarti, anche in vista di palloni profondi che però non arrivano mai. Nel secondo tempo prova qualche dribbling ma è inefficace quando arriva sul fondo. Sufficienza sul filo (Al 63' Kvaratskhelia 6 - Dà una lieve scossa solo inizialmente, poi sull'onda della frenesia generale non riesce ad incidere alla sua maniera).

All. Spalletti 6 - Opta per un turnover non troppo massiccio ma funzionale, risparmiando un'ora di gioco a Zielinski e Kvaratskhelia, la gara intera a Rrahmani e 70' a Lobotka. Cerca i movimenti giusti dei suoi per uscire dai blocchi uno contro uno, prova a svoltare con i cambi. Riesce nell'impresa di ottenere comunque una squadra solida, che mai dà l'impressione di essere distratta dalla partita dell'anno che avrà luogo lunedì. Unico dubbio il disordine della sua squadra quando ha da recuperare un risultato e/o da segnare "per forza": Leao avrebbe sbagliato quell'occasione di Ngonge nata dal gettarsi tutti in avanti? L'anno scorso parlava tanto di equilibrio...