Ma cosa ha spinto il giudice a rimettere in libertà gli undici presunti facinorosi? Questione di interpretazione e di lettura dei fatti emersi nel corso delle indagini. A partire dalla irruzione all'interno del locale "Smesh Burger" di piazza Dante. Per i pm, forti delle testimonianze rese dai gestori del locale, non ci sono dubbi: è stata eseguita una devastazione a tutti gli effetti, da parte di un assortito numero di facinorosi (tra cui gli indici indagati, ndr) che hanno divelto gli impianti elettrici, rovesciato o tavoli, arrecato danni all'arredo interno del locale. Diversa invece la ricostruzione fatta dal giudice, che sembra innanzitutto di mostrare credito per il racconto reso da alcuni degli indagati nel corso degli interrogatori di garanzia: i presunti teppisti hanno spiegato di essersi trovati all'interno di quel locale, perché spinti dall'onda di un corteo decisamente più ampio, in in momento di particolare concitazione. Sarebbero stati indotti così a trovare ricovero all'interno del locale, in una fase di tensione tra tifosi tedeschi e forze di polizia. Intanto, nel pomeriggio di ieri uno degli avvocati degli undici indagati ha avanzato la propria disponibilità a risarcire i danni nel locale.
E non è tutto. Sempre a proposito di scontri alimentati dai tifosi tedeschi, il Riesame ha attenuato la misura a carico di un supporter azzurro coinvolto nei tafferugli di Napoli-Eintracht: i giudici della decima sezione penale (collegio E) hanno revocato i domiciliari per il 40enne Tommaso Riccio, difeso dall'avvocato Emilio Coppola, disponendo l'obbligo di presentazione alla pg: era accusato di devastazione e lancio di oggetti atti a offendere, mentre resta in piedi il reato di resistenza a pubblico ufficiale".
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