Rino Cesarano sull’attuale momento del Napoli

Domani Gattuso parlerà solo della partita di Europa League, anche perché il regolamento Uefa prevede l’obbligo della conferenza stampa da parte degli allenatori. Ormai i rapporti tra Gattuso e De Laurentiis si sono incrinati. Esonero? Difficile prendere una decisione in questo periodo, anche perché è difficile trovare un traghettatore di livello. Anche se credo che la partita con il Granada sarà l’ultima spiaggia non per il mister, bensì per dare una svolta a questa stagione. La vittoria con la Juve sembrava avesse dato una svolta, ma così non è stato.
Non vorrei essere nei panni di De Laurentiis. Infortuni? Le cause sono due: in primis Canonico non ha la stessa ingerenza di De Nicola sulle scelte dell’allenatore. Poi, Gattuso non ha fatto un buon turnover: in diverse partite poteva risparmiare alcuni calciatori, invece li ha spremuti tutti e la fatica ha contribuito ad aumentare le defezioni. Rosa? L’organico è profondo – ha continuato Cesarano ai microfoni di 1 Station Radio-, ma male assortito. Per fare il 4-2-3-1 c’era bisogno di un altro uomo con le caratteristiche di Demme e Bakayoko. Post-Gattuso? Non ci ho mai visto, in queste vesti, Benitez. Ci vorrebbe Reja o Mazzarri. Insomma, uno che conosca l’ambiente e sia in grado di motivare il gruppo. Non credo nemmeno in Italiano: anche se è molto bravo, è prematuro dargli una panchina così importante e delicata. A Napoli ha fallito gente come Ancellotti non appena ha iniziato a delegare il suo lavoro allo staff, anche se c’era gente molto preparata come suo figlio Davide, perché è mancata la sua esperienza. L’unico allenatore che vedo all’altezza della panchina azzurra, in questo momento, è Ivan Juric: sono anni che fa bene ed è allievo di Gasperini. Una garanzia”.
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