“Non ho ancora capito il ruolo di Bakayoko! Osimhen? Vi spiego la differenza rispetto ai tempi di Lilla”
di Giovanni Ibello
BERGAMO, ITALY - FEBRUARY 10: Tiemoue Bakayoko of Napoli looks on during the Coppa Italia match between Atalanta BC and SSC Napoli at Gewiss Stadium on February 10, 2021 in Bergamo, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)
“In questo momento vorrei vedere un Napoli più operaio”. L’ha detto oggi Gaetano D’Agostino, ex centrocampista di Udinese e Fiorentina e attuale allenatore del Lecco ai microfoni di Radio Crc nel corso di ‘Arena Maradona’. “Viste le assenze e le caratteristiche dei giocatori – ha detto D’Agostino – consiglierei al Napoli di disporsi in maniera più attenta. Meglio un 4-3-3, cercando di colpire l’avversario con ripartenze veloci.
Gaetano D’Agostino sull’attuale momento del Napoli
Osimhen, per esempio, a Lille era più funzionale perché aveva sempre lo sguardo rivolto alla 16 metri avversaria. Nel Napoli, invece, gioca spalle alla porta. Non credo che Osimhen abbia le caratteristiche e la tecnica per svolgere questo lavoro. Acquistandolo il Napoli ha voluto concedersi una scommessa. Io avrei puntato su un attaccante esperto”. Da ex centrocampista, D’Agostino ha voluto dire la sua su Bakayoko e Zielinski. “Mi sarei aspettato di più da Bakayoko. A dire la verità non ho ancora capito che ruolo svolga. A volte sembra trovarsi meglio schierato da incursore. In altre, pare voglia fare il regista. Zielinski, invece, ha tutto per sfondare. Per riuscirci, deve trovare continuità. La stessa che serve al Napoli per cercare di contendere a Lazio e Atalanta il posto in Champions”.