L’importante era vincere. E il Napoli c’è riuscito portandosi a -2 dalla Juventus. Il giorno dopo il prezioso successo con il Genoa ci si convince ancora di più che in questo finale di stagione conta soprattutto incassare i tre punti. Sicuramente questa tesi non fa piacere a Maurizio Sarri. Il tecnico antepone a tutto sempre il bel gioco ma con Roma e Inter, pur esprimendosi a buoni livelli, si è perso e pareggiato. Dunque, vale la pena tenersi stretto il risultato minimo che ha mosso e non poco la classifica vista la frenata della Signora a Ferrara con la Spal. Sicuramente, considerate le azioni offensive proposte, la gara contro il Grifo sarebbe potuta essere chiusa molto prima del gol di Albiol. E anche dopo. Ma di fronte c’era una avversaria che fino alla sfida del San Paolo aveva incassato in trasferta solo otto reti. Ballardini è stato bravo a blindare la porta di Perin con tutti gli uomini dietro la palla cercando di ripartire in contropiede. Contropiede che sarebbe potuto essere fatale in alcune occasioni. Ma fortunatamente Reina e company se la sono cavata. Va anche detto che i due pali colpiti da Insigne prima e Mertens dopo avrebbero potuto avere migliore fortuna. Sotto porta, poi, si è stati poco attenti. Alla fine è spuntata la testa di Albiol e c’è stato un grido liberatorio del diretto interessato e di tutti quelli che era presenti al San Paolo ma pure davanti alla televisione.
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IL ROMA – Il Napoli si tiene stretto il risultato, c’è la forza per correre fino alla fine
IL ROMA - Il Napoli si tiene stretto il risultato, gli azzurri hanno la forza per correre fino alla fine
I PRECEDENTI. Non è stato il primo 1-0 del Napoli in questo campionato di serie A. Anche in altre occasioni gli azzurri si sono “tolti” dai guai con il minimo risultato positivo. Compreso quello col Genoa sono stati ben sei. Dodici punti incassati grazie ad una sola rete partendo dalla trasferta all’Olimpico contro la Roma lo scorso 14 ottobre. Peccato che poi i giallorossi si sono rifatti nella sfida di ritorno al San Paolo. A Udine ci pensò Jorginho a firmare il successo ribadendo in rete un rigore che si era fatto parare. Fondamentale anche il colpo prezioso di Hamsik a Crotone. I calabresi non avevano alcuna intenzione di abbassare la testa e lo fecero solo grazie alla griffe del capitano. La svolta c’è stata soprattutto a Bergamo con l’Atalanta. Tutti facevano il tifo per la Dea per permettere alla Juve di accorciare ma nella ripresa, in contropiede, Mertens segnò dalla distanza un gran gol. Prima di arrivare a domenica sera col Grifo, sempre al San Paolo si era faticato non poco con la Spal. A sbloccare subito l’incontro era stato Allan. Ma poi non ci fu verso di chiudere l’incontro con i ferraresi sempre in gara fino al triplice fischio finale. Si vedeva che il gruppo di Semplici era molto carico affrontando una big. E non a caso sabato sera ha fermato la Signora sullo 0-0 facendo un grande favore a Sarri e soci. Dunque, i sei 1-0 del Napoli sono da chiudere in cassaforte ma naturalmente sarebbe opportuno non scherzare con il fuoco. Anche perché, con il Var nei finali di partita può sempre capitare un rigore e si butta tutto alle ortiche. Meglio, quindi, andare sempre oltre il minimo scarto senza rischiare nulla. Adesso con questa sosta gli azzurri dovrebbero tirare un po’ il fiato e ritrovare quella brillantezza che si è persa in corso d’opera. Certo, sono andati via tanti nazionali ma non sono impegni di qualificazione e quindi ognuno potrà tornare più riposato per poi essere pronto allo sprint finale verso lo scudetto. Che da domenica è molto più alla portata avendo ridotto le distanze dalla Juventus. Alla ripresa si andrà a Sassuolo. I neroverdi si sono rialzati dopo un periodo difficile battendo l’Udinese alla Dacia Arena. Ma non per questo faranno regali. Anzi, proveranno a fare il bis. Il Napoli, però, ha la forza per vincere e per continuare a correre verso un titolo che tutti aspettano da tantissimo tempo.
Fonte: Salvatore Caiazza per Il Roma
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