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Il Napoli ha subito il primo ko stagionale in Ucraina. Sul piano del gioco ha destato più di una per

Il Napoli ha subito il primo ko stagionale in Ucraina. Sul piano del gioco ha destato più di una per

Il Napoli ha subito il primo ko stagionale in Ucraina. Sul piano del gioco ha destato più di una perplessità. In primis la ‘Driesdipendenza’: senza il belga, infatti, la squadra ha smarrito la propria identità ed...

Redazione

Il Napoli ha subito il primo ko stagionale in Ucraina. Sul piano del gioco ha destato più di una perplessità. In primis la 'Driesdipendenza': senza il belga, infatti, la squadra ha smarrito la propria identità ed è diventata più vulnerabile. Milik ha trovato il gol soltanto dopo l'ingresso di Mertens su un rigore peraltro conquistato proprio dal folletto belga. Ecco l'analisi de Il Mattino:

"Gli azzurri, orfani del belga, hanno trovato inaspettatamente fatica a esprimere il loro gioco, le oro geometrie e quegli automatismi che con Mertens in campo funzionano con una puntualità svizzera. Niente di tutto ciò. Contro lo Shakhtar si è visto un Napoli statico, privo di idee e incapace di incartare l’avversario con trame palla a terra e quelle azioni che hanno incantato l’Europa negli ultimi mesi.

In Ucraina si è vista una squadra spenta e senza brio.Cose che sono immediatamente cambiate non appena Sarri ha inserito Mertens a gara in corso. Una sorta di scarica elettrica, anzi una vera e propria iniezione di adrenalina piantata dritta nel cuore dell’attacco del Napoli. Non è un caso, infatti, se il gol della speranza sia arrivata su un calcio di rigore conquistato dal belga e poi trasformare da Milik. E chissà che non fosse proprio Dries il deputato alla trasformazione, ma il belga era impossibilitato perché a bordo campo per farsi medicare".

REDAZIONE - Antonio De Crecchio.