Infuocato lo spogliatoio del Napoli al termine della gara di Champions League contro il Salisburgo. La squadra allenata da Carlo Ancelotti non ha digerito, come ormai noto e manifesto, il ritiro imposto dalla società. La decisione di non rientrare a Castel Volturno dal San Paolo, tuttavia, è stata maturata dopo un lungo dialogo avvenuto nel post-partita. Gli animi non troppo calmi hanno partorito la decisione estrema di sovvertire un ordine giunto dall'alto. Difficile ricostruire i fatti totalmente, ma Il Mattino riferisce alcune frasi pronunciate dai protagonisti della vicenda: "Non è giusto, diamo il massimo, per noi questo è un provvedimento punitivo che non accettiamo".
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“Non è giusto, diamo il massimo”, i calciatori non ci stanno: il discorso negli spogliatoi dopo Napoli-Salisburgo
Infuocato lo spogliatoio del Napoli al termine della gara di Champions League contro il Salisburgo. La squadra allenata da Carlo Ancelotti non ha digerito, come ormai noto e manifesto, il ritiro imposto dalla società. La decisione di non...
Il Napoli lascia il ritiro
La voce è stata praticamente unanime, ma ognuno ha lasciato lo stadio di Fuorigrotta per conto proprio e si è diretto a casa, con l'auto. Le dichiarazioni che sono state riportate possono in parte aiutare a comprendere la natura della decisione. E' evidente che la squadra abbia percepito il ritiro quale una sorta di punizione, ragion per cui vi si è opposta. I calciatori non ritengono che i risultati negativi in campionato siano frutto della poca amalgama e del poco impegno. Si attende, adesso, la mossa pratica da parte del Napoli. La società ieri infatti ha chiarito che nelle dovute sedi provvederà a tutelarsi.
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