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Napoli-Spezia, le pagelle: Raspadori salva Spalletti, Ndombele inguardabile. Lobotka faro

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Le pagelle di Napoli-Spezia

Mattia Fele

Il Napoli sblocca all'89' la gara contro lo Spezia di Gotti, che ai punti forse avrebbe potuto meritare il pareggio. Ritmi bassissimi e poca qualità, con Spalletti che salva la sua partita non sostituendo Raspadori che poi la decide nel finale in area di rigore, su un cross di Lozano lisciato da Gaetano davanti alla porta. Napoli primo in solitaria temporaneamente, con 14 punti e ancora 4 gol subiti in 6 partite. Di seguito le pagelle dell'incontro.

Napoli-Spezia: le pagelle di Calcionapoli1926.it

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Meret 6 - Bene Alex quando chiamato in causa, abbastanza preciso nelle uscite e nelle letture. Buono l'intervento su Gyasi nel primo tempo ed è evidente che il suo stato psicologico stia via via andando verso un miglioramento generale.

Di Lorenzo 6 - Generoso in fase di pressing, un po' blando nella scelta del passaggio al compagno. Spesso perde un tempo di gioco e si fa recuperare, ma ci mette sempre il suo specialmente da un punto di vista caratteriale. Gotti trova un'interessante contromisura per placare le sue sovrapposizioni.

Rrahmani 6,5 - Partita di gestione genericamente solida, a parte qualche sbavatura tecnica su degli appoggi. Poco da segnalare se non il salvataggio sulla linea dopo l'errore di Rui.

Juan Jesus 5,5 - Buone letture e chiusure di esperienza specie su Nzola, che nel primo tempo ha dato non poco fastidio in ripartenza e sulle palle alte. Abbastanza attento sulle palle inattive (l'anno scorso il gol vittoria era nato da un suo errore ndr), ma meno pulito in fase di possesso e quindi di costruzione. Qualche uscita a vuoto gli toglie la sufficienza, unitamente ai tanti errori concettuali nel ricercare lo smarcamento degli uomini tra le linee.

Mario Rui 6 - Sempre molto solido difensivamente nonostante il distacco fisico imponente contro l'avversario Holm, che spesso si posizionava lì sull'esterno proprio per sfruttare il mismatch. Bene anche nell'accentrarsi in posizione da mezzala in fase di possesso, con alcuni buoni spunti e idee per gli attaccanti. Clamoroso l'errore di comunicazione con Meret nel secondo tempo che stava per costare caro.

Anguissa 6  - Solito motorino inesauribile, il camerunense chiude a destra e a sinistra compensando le mancanze di tutti i compagni, nella sua zona di competenza e non. Instancabile e anche molto qualitativo nella proposta offensiva, sebbene con ritmi bassi come tutta la sua squadra. (Al 56' Zielinski 6,5: Piotr è in una fase di buona forma e lo fa vedere subito. Dribbla e ara il campo, svariando da una parte all'altra e trovando buone trame per tentare di concludere. Al momento sembra difficile rinunciare ad uno come lui, ma la sua brillantezza va del tutto preservata).

Ndombele 4,5 - Totalmente assente come opzione di passaggio per i compagni. Non si smarca, non si fa vedere abbastanza nel giro palla stagnante del primo tempo. Qualche accelerazione improvvisa non pareggia una gara scialba, al di là della condizione fisica che sembra in realtà anche migliore di prima. Poco dinamico e un po' indolente, ha ancora da mostrare tanto. Spalletti lo sostituisce subito, inquadrandolo come il problema principale della fase di possesso del primo tempo. (Al 46' Lobotka 6,5: Il suo ingresso è importante sempre. Fa girare la squadra e cerca talvolta qualche incursione personale, lasciando poco spesso il pallino agli altri. Aggredisce il pallone e crea luce dove non c'è. Non benissimo in copertura su alcune situazioni, ma è la fase difensiva in generale che in taluni casi non ha funzionato perfettamente sulle transizioni avversarie, a causa di uno sbilanciamento offensivo importante).

Politano 6 - Fa il massimo per tentare di creare superiorità numerica sulla fascia, ma racimola poco e niente.  (Al 56' Lozano 6: Mette tanta garra ma non incide troppo. Sbaglia un gol clamoroso - ancora, come a Firenze - sugli sviluppi di un calcio d'angolo. A volte si intestardisce sulle sue solite giocate di sfondamento sulla destra. Suo l'assist per Raspadori, unico faro che dà merito alla sua forza di volontà comunque evidente).

Elmas 5,5 - Richiamato più volte da Spalletti, il macedone non riesce mai a trovare la posizione adatta tra le linee e finisce per allargarsi, spesso pestando i piedi a Kvaratskhelia. Qualche spunto ottimo rifinito male, poca brillantezza e un po' di distrazioni in fase di ripiego, come quella che nel primo tempo aveva portato ad un tiro di Gyasi poi parato da Meret. Poco lucido. (Al 74' Gaetano 6: alcune buone giocate soprattutto nello smistare alcuni palloni. Suo il "liscio" che fa giungere il pallone del gol a Raspadori. Qualche buono spunto, merita più spazio?)

Kvaratskhelia 6,5 - Buoni i primi 35', soliti cambi di passo e fantasia. Crea diverse occasioni arrivando anche al tiro, poi cala alla lunga e viene sostituito.  (Al 67' Simeone: SV) 

Raspadori 6 - Tanto impegno per l'acquisto più caro del mercato estivo del Napoli, ma poca sostanza. Costantemente a caccia della posizione giusta alle spalle della linea avversaria, viene molto spesso neutralizzato. Non riesce a legare il gioco a meno di sporadiche situazioni nel primo tempo, poco lucido anch'egli in alcune scelte nel secondo, dove - forse per condizione fisica - si ritrova a sbagliare alcuni tiri in buona posizione. Solo il gol gli regala la sufficienza, riuscendo con un bel rasoterra a battere il portiere ligure.

All.Spalletti 5,5 - Ancora diversi cambi per il mister del Napoli, che inizialmente fa partire Juan Jesus e lascia in panchina Kim, Zielinski e Lobotka. Di nuovo il 4-2-3-1 non si dimostra utile per la costruzione dal basso, specialmente in assenza di un centrocampista con compiti da vero smistatore e metronomo. L'assenza di Lobotka si fa subito sentire. È fortunato nel trovare il gol sul finale, ma si rivela bravo nell'intuizione di tenere in campo l'elettricità di Raspadori (seppur poco lucido e brillante nel finale) togliendo invece Anguissa e Kvaratskhelia. La partita si era complicata perché i suoi non erano riusciti ad aggredirla da subito nel primo tempo. Incolpevole però sui ritmi bassi e sull'approccio blando. Nel finale brutto episodio di antisportività che porta alla sua espulsione, motivo per cui non sarà a Milano domenica prossima.

A cura di Mattia Fele