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Napoli, Quagliarella: «Non è stata una giornata normale. Grazie di cuore»

Napoli, Quagliarella: «Non è stata una giornata normale. Grazie di cuore»

ROMA – Fabio Quagliarella aspettava da sette anni un pomeriggio come quello di ieri al San Paolo. E il giorno in cui ha potuto riabbracciare la gente di Napoli e riconciliarsi in uno stadio finalmente amico è arrivato ieri. ‘Non...

Redazione

ROMA - Fabio Quagliarella aspettava da sette anni un pomeriggio come quello di ieri al San Paolo. E il giorno in cui ha potuto riabbracciare la gente di Napoli e riconciliarsi in uno stadio finalmente amico è arrivato ieri. 'Non era la prima volta, ma sapevamo tutti che in realtà lo era. Grazie di cuore: alla gente della mia terra che ha applaudito e alla gente della Sampdoria che ha sempre l'intelligenza di capire un'emozione. Non poteva essere una giornata normale e non lo è stata. La porterò sempre con me. La serenità non ha maglia: Buon Natale a chi vuole bene e io ve ne voglio sinceramente tanto', ha scritto il giocatore sul proprio profilo Instagram, commosso per lo striscione dei tifosi del Napoli e il lungo applauso all'uscita dal campo.

Non era la prima volta, ma sapevamo tutti che in realtà lo era. Grazie di cuore: alla gente della mia terra che ha applaudito e alla gente della Sampdoria che ha sempre l'intelligenza di capire un'emozione. Non poteva essere una giornata normale e non lo è stata. La porterò sempre con me. La serenità non ha maglia: Buon Natale a chi vuole bene e io ve ne voglio sinceramente tanto. #napolisamp #emozioni #FQ27

Un post condiviso da Fabio Quagliarella (@fabioquagliarella27_official) in data: Dic 24, 2017 at 6:46 PST

VITTIMA DI STALKING - Quagliarella fu costretto a lasciare il Napoli nel 2010, vittima di stalking all'insaputa dei tifosi: a causa della cessione alla Juventus per anni è stato etichettato come un traditore e contestato ogni volta che tornava al San Paolo. Oggi che quella vicenda si è conclusa e che la verità è venuta a galla, Quagliarella è finalmente tornato nello stadio della squadra per la quale fa il tifo. Da rivale, ma non più da "infame".