Di Maria Ferriero
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Napoli pronta per il ritorno del figliol prodigo: il San Paolo si veste a festa per Edinson Cavani
Napoli si prepara a riabbracciare il suo "figliol prodigo" tra le mura del San Paolo.
Che scenda in campo o resti in panchina, martedì al SanPaolo ritorna l'uomo che Napoli ha amato e che Napoli rivuole. Edinson Cavani torna in quello stadio che ha lasciato nel 2013 in una notte di luglio, in sordina quasi di nascosto, e dove è tornato già ma tra i fischi generali. L'accoglienza questa volta, ne siamo certi, sarà diversa perché, in estate, il suo nome è stato prima sussurrato e poi urlato per rispondere al colpo in attacco fatto dagli avversari della Juventus. A luglio, il patron azzurro ha smentito qualsiasi trattativa ma nel calcio mai dire mai.
NAPOLI - Arrivato all'ombra del Vesuvio nel 2010 si prende la numero 7: maglia che gli resterà disegnata addosso per tutta la sua avventura in azzurro. Nella città partenopea incontra il tecnico Walter Mazzarri, che lo schiera come prima punta nel suo 3-4-2-1 e nascono così i "tre tenori" con Marek Hamsik e Lavezzi ma che, soprattutto, lo fa diventare quello che oggi è: un gioiello inestimabile. Nel 2011, poi, vince il suo primo trofeo: la Coppa Italia dopo aver battuto la Juventus in finale per 2-0 e fa esplodere di gioia un popolo che si affida completamente a lui per vincere quello Scudetto che da troppo manca. Poi, nell'estate del 2013, quel sogno si infrange contro i 64milioni del PSG e De Laurentiis lo lascia andare. La rabbia è tanta perché chi tanto ha amato tanto odia e, in occasione di un'amichevole con i parigini, quell'odio si trasforma in sonori fischi che deludono anche lui
NUMERI - L'attaccante uruguaiano frantuma qualsiasi record personale con la maglia del Napoli tra cui quello delle presenze che diventano ben 138. Un numero di presenze in campo che si concretizzano in 104 gol. Un "cannibale" in campo non lascia mai centimetro e campo agli avversari. La fame da gol, la rabbia, la "cazzimma" lo contraddistinguono per tutto il percorso in azzurro: memorabile l'ingresso in campo e la doppietta segnata in pochi minuti contro il Torino dopo un viaggio transoceanico.
FUTURO - C'è chi parla di un rapporto ai ferri corti con Neymar che preferisce Mbappè, c'è chi accenna ad un clima teso con il tecnico Tuchel, c'è chi dice che il PSG non lo lascerebbe mai andare e c'è ancora chi dice che lui a Napoli ci tornerebbe subito. Tra tanti se e tanti dubbi, però, c'è una sola certezza: la città riaccoglierebbe il suo figliol prodigo a braccia aperte.
Redazione
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