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Napoli, l’ex preparatore: "Milik in ritardo è normale, lo staff di Ancelotti sa che fare"

Napoli, l’ex preparatore: "Milik in ritardo è normale, lo staff di Ancelotti sa che fare"

Francesco Sinatti, ex prepatore di Milik al Napoli, ha parlato ai microfoni de Il Mattino

Redazione

Francesco Sinatti, ex preparatore di Milik al Napoli, ha parlato ai microfoni de Il Mattino: "Scontato dire che il fisico di Milik è diverso da quello di Insigne o Mertens: sono cilindrate opposte e vanno alimentate in modo diverso, tutto dipende da come avviene questa alimentazione, da quelli che sono i metodi di allenamento: che ci voglia qualche giorno in più per Arek è naturale. Stiamo parlando di un attaccante completo, paragonabile alle altre grandi prime punte che giocano in Europa. Ha potenza, attacca la profondità, va veloce dentro, sa svariare su tutto il fronte offensivo, gioca con il sinistro ma anche con il destro e ha un buon impatto in termini di resistenza. Ovvio che tutto dipende da come si allena, ha bisogno di una grandissima intensità in tutti gli allenamenti per rendere al meglio.

Molto dipende proprio da quella intensità con la quale Milik viene allenato. Le gare, soprattutto a livelli così importanti, vengono decise dall’intensità. Se in allenamento non hai la giusta intensità, allora potresti andare in difficoltà nelle gare che contano. Credo che per rendere al 100% anche in certe partite, Arek abbia bisogno di vivere la settimana con questo criterio qui. Senza sviluppare questa intensità, uno come Arek può avere meno incidenza quando serve esser decisivi. Inoltre si può sviluppare qualche problema tecnico-tattico senza la giusta intensità: se non si è coordinati perfettamente con i compagni, è scontato che si possa andare in affanno sotto porta, così come nella costruzione della manovra.

Lo staff del mister, come tutti gli staff a questo livello, monitorano con attenzione i dati che arrivano da ogni allenamento e da ogni partita. Sapranno cosa fare per valorizzare al meglio il motore di Milik: credo che possa creare, ad un calciatore con le sue fibre muscolari, qualche problema in più fare poco lavoro a secco, potrebbe mancare la giusta benzina. Ci sono equilibri molto difficili da riscontrare per portare, poi, un attaccante ad avere quella lucidità che lo rende determinante in gara".

Redazione