Napoli-Udinese, ottavi di Coppa Italia al San Paolo. La sfida raccoglie poco pubblico ma anche poche emozioni. Entrambi gli allenatori, Sarrie Oddo, cambiano 6 pedine totali: per gli azzurri chance Sepe, Maggio, Giaccherini, Maksimovic, Rog e Ounas. E' chiaro quindi che entrambe le squadre non sono disposte a rischiare a ridosso di un nuovo impegno di campionato, che per motivi diversi risulta fondamentale per il prosieguo positivo delle due formazioni in Serie A.
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Napoli con misura e di misura contro l’Udinese: due risposte per Sarri
Il Napoli vince contro l'Udinese e si qualifica ai quarti di Coppa Italia
Che l'Udinese non lo consideri un grande obiettivo o quantomeno plausibile lo si nota da subito: l'entusiasmo e l'energia nonché lo studio del match vinto contro l'Inter sono un pianeta sconosciuto. I friulani non vedono rosso e non sono tori contro il Napoli, bensì si lasciano cullare dal gioco azzurro, pur formando la solita e solida linea difensiva davanti porta.
Questo atteggiamento cambia completamente i toni e i termini della sfida, ridimensionandola rispetto a eventuali verità da scoprire. Anche il Napoli, dal canto suo, pur volendo chiaramente centrare la qualificazione, non s'impegna più di tanto oltre il compitino.
Spicca la prestazione di Piotr Zielinski che è in ogni parte del campo e offre i migliori spunti del primo tempo per Ounas e Callejon. Giaccherini prova a disegnare e a segnare il match, ma non lo fa: è piuttosto evidente che non riesca a stare al passo con i compagni di squadra, in particolar modo non riesce a corrispondere alle avanzate di Hysaj, che quindi non ha chi servire.
Storia diversa per Ounas e Rog, che si fanno avanti e soprattutto mettono il turbo per mettersi in luce e illuminare le idee di Sarri: mister, possono tornarti piuttosto utili.
La verità del match, tuttavia, la dice Insigne al 71' del secondo tempo: è lui il mattatore della serata. L'ingresso in campo del napoletano insieme a Mertens, e poi Allan, cambiano la scena e mostrano quegli sprazzi di partita, che fino a poco prima sembrava essere un allenamento impegnativo. I titolari giocano a memoria e hanno una qualità che il resto della formazione, quella solitamente in panchina, non riesce così facilmente a sviluppare, complici i pochi minuti a disposizione ma anche un percorso di crescita che deve ancora avere tempo di completarsi.
Il Napoli vince di misura e non poteva essere diverso il risultato. Gli azzurri devono andare avanti in questa competizione che, si sa, tutti vogliono vincere ma nessuno vuole giocare. E che sia soprattutto una risposta, sebbene parziale, per Sarri: Ounas e Rog hanno il turbo, azioniamolo quando necessario.
Sabrina Uccello
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