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Napoli, Koulibaly: “Con Ancelotti si vola alto”

Napoli, Koulibaly: “Con Ancelotti si vola alto”

NAPOLI – Questione di feeling. Kalidou Koulibaly ha confessato il suo amore per Napoli durante una lunga intervista a Tv Luna. “Sono molto cresciuto in questi 5 anni con la maglia azzurra, ho avuto la fortuna di diventare padre in...

Redazione

NAPOLI - Questione di feeling. Kalidou Koulibaly ha confessato il suo amore per Napoli durante una lunga intervista a Tv Luna. "Sono molto cresciuto in questi 5 anni con la maglia azzurra, ho avuto la fortuna di diventare padre in questa città ed è un bel periodo della mia vita, spero di poter dare ancora tanto a questa squadra e a questa gente", ha detto il difensore senegalese, facendo un bilancio della sua avventura in Italia. "Sono felice, nel 2013 ho firmato un contratto di cinque anni e nel calcio di oggi è difficile restare così a lungo in una squadra, ma sento la fiducia di società, tecnico e tifosi. Speriamo in una grande stagione, ne abbiamo bisogno. Insieme ad Ancelotti, il nostro nuovo allenatore, faremo di tutto per portare la squadra più in alto possibile".

Koulibaly ha poi parlato del suo rapporto con la città. "All'inizio ho avuto problemi col cibo, ho preso un paio di chili, si mangia troppo bene. A Napoli siamò accoglienti, è piacevole viverci mi fa piacere vedere che la gente è felice di incontrarmi per strada. Anche la mia famiglia si sente a casa e questo è importante per me. I tifosi sono stupendi, sempre al nostro fianco, abbiamo la migliore tifoseria del mondo. Quando sono arrivato qui non ho mai avuto problemi di razzismo. Mio figlio sta benissimo a scuola, si vede che la società è accogliente e Napoli è assolutamente antirazzista. Mi dispiace ascoltare i cori contro i napoletani quando andiamo in altre città, anche mia madre quando l'ha conosciuta è rimasta sorpresa dall'amabilità di questo popolo, mi ha sempre detto che le ricorda il Senegal. Il razzismo non è solo contro il colore della pelle, può essere considerato razzista anche quello contro un popolo o contro le donne. E' un tema globale, purtroppo in tanti non lo capiscono. C'è chi non considera razzismo quello contro i napoletani e questo mi dà molta rabbia, spesso negli stadi ascoltiamo dei 'buù contro Insigne, che mi infastidiscono. Lui è un simbolo di Napoli e dell'Italia, fa cose belle anche per il suo paese e non capisco come si possano fare cose del genere. Insigne è un esempio per me. Speriamo che questa situazione cambi".

Il difensore africano è quindi ritornato su temi calcistici. "Ho un bel ricordo del gol segnato alla Juve. Non so se ha cambiato il mio rapporto con i tifosi, con loro c'è sempre stato feeling. Forse non ho ancora realizzato ciò che ho fatto per loro, spero però che sia solo una parte. Sento che devo dare ancora qualcosa a questa gente, che mi ha sempre aiutato, spero di farlo quest'anno. I rivali sono più forti, ma il Napoli è ancora qua e farà di tutto per fare un regalo ai suoi tifosi. Ancelotti ci dà la strada per provare a vincere qualcosa di importante, è quello che speriamo. Magari lo scudetto. Ci sono ancora meccanismi da capire, ma con un allenatore così è tutto più facile, Ancelotti è il mister più umile che abbia mai conosciuto e questo mi dà una visione nuova del calcio. So che possiamo fare grandi cose, ma abbiamo bisogno di tempo e speriamo di rendereil cambiamento più rapido possibile. Sabato torniamo a casa e non sarà facile, contro un grande Milan. Per Higuain nessun trattamento speciale. E' un avversario come tutti gli altri". Repubblica.