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Chiariello: “Una vittoria del Napoli escluderebbe la Juventus dalla lotta scudetto!”

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Le dichiarazioni di Umberto Chiariello nel suo editoriale per Radio Napoli Centrale

Raffaele Troiano

Umberto Chiariello, noto giornalista napoletano, nel suo editoriale per Radio Napoli Centrale, ha parlato in vista della sfida tra Napoli e Juventus. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato da CalcioNapoli1926.it.

Chiariello: "Napoli-Juventus? Un risultato può determinare la stagione..."

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Di seguito le dichiarazioni di Umberto Chiariello nel suo editoriale: "Mancano poco più di 24 ore al big match della giornata. In caso di sconfitta della Juventus, i bianconeri escono, con ogni probabilità, dalla lotta scudetto. Infatti andrebbe di nuovo a -10 punti dopo aver tentato una rimonta con 8 vittorie consecutive che hanno risucchiato al Napoli solo 3 punti. Queste 8 vittorie, però, hanno consentito alla Juventus di portarsi dall’8° al 2° posto. Se dopo questo rush, viene ributtata a 10 punti con le partite che sono 20, ritengo che per la Juventus, le possibilità scudetto non arrivino al 5%. C’è un risultato che può determinare la stagione: la vittoria del Napoli. Un pareggio lascia le cose invariate. Sono anni che il Napoli veste i panni della grande e la Juventus quella della provinciale, addirittura da Mazzarri in poi. La Juventus ha collezionato due settimi posti consecutivi, quando il Napoli si è posizionata seconda e terza, con una propria identità di gioco. Conte, poi, si mise a specchio col Napoli e nacque la Juventus vincente, ma da Sarri in poi, il Napoli è andato a Torino ed ha giocato al San Paolo da grande squadra, una che impone il gioco. La Juventus, contro il Napoli, ha giocato evitando la sfida a campo aperto e giocando da provinciale, nonché chiusa, che pensa soprattutto a non prenderle e ripartire col contropiede: vecchio calcio all’italiana. Questo è tutto molto strano".

Sulla storia dei due allenatori

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"Va considerata la storia dei due allenatori: Allegri era un giocatore indolente, disdegnava molto la fase passiva ed il recupero palla. Era un numero 10, uno dei pupilli di Galeone che è stato uno dei padri del 4-3-3. Spalletti, in Serie A, non ci è arrivato. Era un capellone e capitano dello Spezia. Il fatto divertente è che quello che era un muscolare, un mediano di forza e di corsa, era Spalletti. Quello che era un giocatore tecnico e poco fisico, era Allegri. Gli stili di vita e le origini sono totalmente diverse".