Umberto Chiariello, noto giornalista napoletano, nel suo editoriale per Radio Napoli Centrale, ha parlato in vista della sfida tra Napoli e Juventus. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato da CalcioNapoli1926.it.
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Chiariello: “Una vittoria del Napoli escluderebbe la Juventus dalla lotta scudetto!”
Chiariello: "Napoli-Juventus? Un risultato può determinare la stagione..."
Di seguito le dichiarazioni di Umberto Chiariello nel suo editoriale: "Mancano poco più di 24 ore al big match della giornata. In caso di sconfitta della Juventus, i bianconeri escono, con ogni probabilità, dalla lotta scudetto. Infatti andrebbe di nuovo a -10 punti dopo aver tentato una rimonta con 8 vittorie consecutive che hanno risucchiato al Napoli solo 3 punti. Queste 8 vittorie, però, hanno consentito alla Juventus di portarsi dall’8° al 2° posto. Se dopo questo rush, viene ributtata a 10 punti con le partite che sono 20, ritengo che per la Juventus, le possibilità scudetto non arrivino al 5%. C’è un risultato che può determinare la stagione: la vittoria del Napoli. Un pareggio lascia le cose invariate. Sono anni che il Napoli veste i panni della grande e la Juventus quella della provinciale, addirittura da Mazzarri in poi. La Juventus ha collezionato due settimi posti consecutivi, quando il Napoli si è posizionata seconda e terza, con una propria identità di gioco. Conte, poi, si mise a specchio col Napoli e nacque la Juventus vincente, ma da Sarri in poi, il Napoli è andato a Torino ed ha giocato al San Paolo da grande squadra, una che impone il gioco. La Juventus, contro il Napoli, ha giocato evitando la sfida a campo aperto e giocando da provinciale, nonché chiusa, che pensa soprattutto a non prenderle e ripartire col contropiede: vecchio calcio all’italiana. Questo è tutto molto strano".
Sulla storia dei due allenatori
—"Va considerata la storia dei due allenatori: Allegri era un giocatore indolente, disdegnava molto la fase passiva ed il recupero palla. Era un numero 10, uno dei pupilli di Galeone che è stato uno dei padri del 4-3-3. Spalletti, in Serie A, non ci è arrivato. Era un capellone e capitano dello Spezia. Il fatto divertente è che quello che era un muscolare, un mediano di forza e di corsa, era Spalletti. Quello che era un giocatore tecnico e poco fisico, era Allegri. Gli stili di vita e le origini sono totalmente diverse".
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