Il Napoli non partiva favorito, e questo era chiaro fin dall'inizio. Lo sostenevano i critici e gli esperti, insieme ai bookmaker. Questi ultimi avevano infatti previsto delle quote nettamente a sfavore del Napoli, e lo stesso vale per i blog specializzati in betting, che spiegano anche come scegliere il bonus scommesse. Arrivati a questo punto della stagione, però, il Napoli ha davvero la possibilità di conquistare lo scudetto, sebbene abbia perso qualche punto di troppo durante le ultime settimane, consentendo il sorpasso all'Inter.
E ci sono dei motivi concreti alla base di questo piccolo passo indietro. Innanzitutto il calo di intensità fisica nei secondi tempi: questo limite è emerso in diverse occasioni, specialmente contro le squadre di medio-alto livello, dove la qualità degli avversari punisce immediatamente ogni disattenzione o flessione. Cristian Stellini, non a caso, ha sottolineato l'importanza della gestione delle energie fisiche e mentali. Le difficoltà nel mantenere la stessa aggressività per novanta minuti si riflettono nei risultati e nella percezione generale della squadra, che rischia di perdere fiducia in se stessa.
Una rosa meno profonda rispetto all'Inter
—Un altro elemento che sta condizionando la corsa del Napoli è la scarsa profondità della rosa. Antonio Conte e il suo staff devono fare i conti con una panchina limitata, che riduce le possibilità di intervenire in modo efficace durante la gara, sia per gestire la stanchezza dei titolari, sia per cambiare strategia in funzione dell’andamento del match. La mancanza di alternative valide in alcuni ruoli chiave rende più difficile gestire le rotazioni, soprattutto in un campionato lungo e intenso come quello attuale. L’unico giocatore in grado di creare superiorità numerica nell’uno contro uno (Neres) ha avuto un impatto piuttosto limitato, e Okafor - preso per sostituire temporaneamente Kvaratskhelia - non si è praticamente visto.
In conclusione, i numeri giocano a sfavore del Napoli, ma la speranza dei tifosi è che possa arrivare fino in fondo e vincere uno scudetto di fatto miracoloso.
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