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Napoli, Grassani: "Contratto a vita per Ancelotti? La legge dell’81 pone dei paletti, vi spiego"

Napoli, Grassani: "Contratto a vita per Ancelotti? La legge dell’81 pone dei paletti, vi spiego"

Mattia Grassani, legale del Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli

Redazione

Mattia Grassani, legale del Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco le sue dichiarazioni: "Quando ho iniziato a sentire di queste voci su Ancelotti a vita, mi sono informato a proposito della casistica e non ci sono precedenti. Mai uno sportivo professionista è stato vincolato a vita. Il Napoli, però, come sempre è precursore e potrebbe fare giurisprudenza questo caso. Ci sono delle normative vecchie ed obsolete. La legge che fissa il termine massimo dei contratti a 5 anni risale al 1981, era la preistoria. Oggi è cambiato molto rispetto all'epoca. Mi sono informato ma solo per curiosità, ma da avvocato devo farmi trovare pronto in caso di richiesta da parte di De Laurentiis. Potrebbe modificare questo calcio un po' vecchio.

Clausola per far conoscere Robert De Niro ad Ancelotti? I contratti sportivi sono legati al rendimento sportivo. Potrebbero esserci delle scritture private. Un eventuale contratto a vita andrebbe a cozzare con la legge dell'81 che pone dei paletti. La legge in questione parla anche di contratto a tempo indeterminato, mentre la federazione calcistica ha posto il termine a cinque anni. Di conseguenze, andrebbero modificate le norme federali. Una iniziativa del genere sarebbe salvifica e di stimolo per il mondo del calcio che non può essere legato a leggi tanto vecchie. Potrebbe essere un caso simile a quello della cosiddetta "sentenza Bosman": potrebbe essere il "caso Bosman" degli allenatori. Ancelotti? Ci siamo messi a lavorare prima della fuga di notizia, è uno dei privilegi della nostra professione. Il primissimo approccio arrivò "al buio": parlò dell'ingaggio di un allenatore al top. Poi è ovvio che col passare del tempo il nome è venuto fuori, fui veramente contento. San Paolo in diffida per il San Paolo? Succede spesso che vengano aperte delle procedure da parte della UEFA, mi urta doverne parlare sempre. Non comprendo questo fenomeno. Bisognerà essere svizzeri al San Paolo per evitare una squalifica del San Paolo in vista di una eventuale finale".