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Il Maradona non è più una fortezza per il Napoli: la Fiorentina spegne i sorrisi

osimhen napoli fiorentina

Napoli-Fiorentina, la cronaca

Sara Ghezzi

C'è ancora la Fiorentina sul cammino del Napoli, ci sono ancora i viola a rappresentare una tappa fondamentale per il sogno scudetto. Questa volta però l'incontro è al Maradona che quest'anno per la squadra di Spalletti ha rappresentato un tabù. E purtroppo anche oggi è stato così, con i ragazzi di Italiano che si sono imposti con una gran prestazione allontanando il Napoli dalla vetta.

Napoli-Fiorentina, il primo tempo

Il Maradona non è più una fortezza per il Napoli: la Fiorentina spegne i sorrisi- immagine 2

Pronti via e i primi minuti del primo tempo ci dimostrano perché si dice che il Napoli e la Fiorentina sono le squadre che giocano il miglior calcio in Serie A. Occasioni da ambo le parte con gli azzurri, anche oggi vestiti di rosso, che per due volte vanno vicino al gol. Ma i viola sono venuti al Maradona con la voglia di essere protagonisti offrendo un’ottima prestazione in difesa, con Igor che riesce a ingabbiare bene Osimhen, e Nico Gonzalez particolarmente ispirato. Ed è proprio lui a portare in vantaggio gli ospiti al 28’ minuto del primo tempo dopo una bella azione corale dei compagni. Dopo il gol il Napoli sembra risentirne parecchio, diventando confusionario con Insigne che si dimena correndo per creare occasioni da gol e per difendere. Il primo tempo si conclude con la Fiorentina meritatamente in vantaggio e con gli azzurri che devono togliersi di dosso la paura del supporto dei propri tifosi come spesso accade in casa.

Napoli-Fiorentina, il secondo tempo

Il Maradona non è più una fortezza per il Napoli: la Fiorentina spegne i sorrisi- immagine 3

Il secondo tempo del Napoli si apre con un cambio con Politano che lasica il posto a Lozano per dare maggior vigore all’attacco azzurro. Gli azzurri iniziano con un’altra carica creando diverse occasioni, ma soprattutto convinti nella pressione sugli avversari in possesso palla. Al minuto 55’ Spalletti spedisce in campo anche Dries Mertens accolto dal boato del Maradona. Un cambio per rendere l’accatto ancora più sostanzioso. Ed è proprio lui che al minuto 58' segna il gol del pareggio da dedicare al suo piccolo Ciro che per la prima volta era allo stadio per tifare per il papà. Ma l’entusiasmo della rete è smorzato al 66’ minuto dal nuovo vantaggio viola con il neo entrato Ikonè. La fame viola non si sazia e al minuto 71’ Cabral ha messo al segno il gol che gela i tifosi del Napoli. Una rete nata da un errore di Rrahmani che ha perso il pallone in uscita facendo infuriare Spalletti. La fortuna del Napoli però è quella di avere in squadra un attaccante forte e affamato e così al minuto 83' Victor Osimhen riapre la partita inventandosi letteralmente un gol regalando un finale di partita a cardiopalma. Che purtroppo non sono serviti e ancora una volta la Fiorentina si rivela bestia nera nei momenti decisivi.

A cura di Sara Ghezzi