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Napoli, esiste un tempo per ogni cosa: è l’ora del disappunto, lanciamo un grido d’allarme

Napoli, esiste un tempo per ogni cosa: è l’ora del disappunto, lanciamo un grido d’allarme

Ci scrive il tifoso del Napoli Mimmo Cipoletta, che ha espresso il proprio disappunto in seguito alle ultime gare di campionato

Redazione

L'ANGOLO DEL TIFOSO - Diamo spazio alla voce di Mimmo Cipolletta, grande tifoso del Napoli e nostro affezionato lettore:

Esiste un tempo per ogni cosa

Da tifoso del Napoli ho inconsciamente coltivato questa passione anche con il sogno che attraverso i successi sportivi di questa squadra si potesse attivare un riscatto sociale di un popolo bistrattato; riscatto che partendo dallo sport potesse poi implementarsi in tutti gli altri settori della vita sociale.

Approfittando della cortese disponibilità accordatami dalla redazione d CalcioNapoli1926, ho spesso, e forse immeritatamente, occupato lo spazio dedicato dal suddetto sito alla “posta dei tifosi” con note che più o meno rimarcavano tale obiettivo di fondo, indirizzando le mie analisi più sugli aspetti societari del Napoli, che su aspetti di natura tecnica.

Attraverso le suddette note ho anche cercato di accorciare virtualmente le distanze che mi separano dagli altri tifosi napoletani, visto che vivo lontano dalla mia città natale, e, nello stesso tempo, mi sono coscientemente illuso di poter parlare con alcuni personaggi della Società Calcio Napoli.

Altre volte, invece, tali note erano appunti di viaggio, tesi ad analizzare particolari momenti o episodi critici intervenuti lungo il percorso del campionato, e a individuare le soluzioni che, a mio avviso, potevano essere necessarie.

Appunti di viaggio che ho scritto senza la minima speranza che qualcun altro potesse leggerli, ma scritti solo per me stesso, non potendo sfogarmi con chi aveva causato i suindicati momenti o episodi.

Dopo quanto accaduto recentemente sui campi di Milano e di Firenze, e sopratutto con riferimento a quanto poi siffatti eventi hanno generato successivamente, sia sul campo che nelle dichiarazioni fatte dal “nostro” presidente, mi sono di nuovo ritrovato col bisogno di scrivere; e stavolta, forse, non solo a me stesso .

Infatti adesso coltivo il recondito desiderio che il mio sfogo possa trovare il più ampio eco sia nei tifosi che nella stampa locale.

Dopo le tristi esperienze e le passioni già vissute nei periodi di gestione di Benitez e di Mazzarri ci ritroviamo a vivere anche la storia di Sarri. Ancora una volta siamo di fronte ad una situazione che rimette in risalto l’incapacità della Società di gestire con razionalità e stile situazioni che in altri ambienti non hanno nemmeno spazio; ancora una volta siamo vittima della mania di protagonismo del presidente che evidentemente antepone il suo ego al bene del Napoli.

E in questo scenario trovano campo libero le critiche e gli sberleffi di chi invece dovrebbe vergognarsi del proprio operato. In questo scenario anche chi, anche per amore e per passione, vorrebbe continuare a lavorare per il Napoli si vede costretto, suo malgrado, a scegliere di andarsene.

E si ricomincia da capo, per poi ritrovarsi allo stesso punto, prima o poi.

E quanti, anche in un passato più lontano, se ne sono andati sbattendo anche la

porta.

Esiste un tempo per ogni cosa!

E’ forse giunto il momento che da queste situazioni, che sistematicamente si ripetono, dovremmo ricavarne degli insegnamenti , capire che oltre ad essere generate da incapacità gestionale sono frutto di una strategia volta unicamente a mantenere la squadra su livelli agonistici che garantiscono solo l’accesso alla spartizione dei soldi della Champion e non a traguardi di vittoria.

E’ forse il tempo di cominciare a dare voce al ns disappunto, nei modi più civili possibile, per far capire a chi di dovere che non siamo più disponibili ad assistere al ciclico fallimento di progetti non portati a termine perché al momento della loro crescita definitiva non si vogliono sostenere gli investimenti opportuni.

E visto che esiste un tempo per ogni cosa, dobbiamo rivendicare la circostanza che il tempo a cui è arrivato il Napoli, sia nell’immaginario internazionale, che nella cultura dei suoi stessi tifosi , è quello di diventare stabilmente una squadra di primo livello, una squadra alle cui spalle esiste una Società organizzata, strutturata, e con una dignità riconosciuta e rispettata da tutti.

Io non so quali possono essere i modi per esternare questo nostro disappunto, far capire che non siamo più disponibili ad assecondare questa discutibile gestione della Società.

Sino ad oggi è stato possibile per colpa di una passione forse smisurata dei suoi tifosi, ma ora purtroppo non è più possibile, perché è giunto finalmente il tempo della ragione e delle soddisfazioni.

Lascio agli esponenti della stampa locale, ai rappresentanti del tifo organizzato, e a quanti altri abbiano a cuore le sorti della nostra squadra, di trovare forme civili ed equilibrate per dare voce a questo comune grido di allarme che scandisce un tempo nuovo.

Mimmo Cipolletta