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Verso Napoli-Empoli e quella Coppa che ci ricorda una cosa: il Napoli è tanta roba…

Mertens Foto SSCN

Un trofeo, una coppa sollevata nel cielo di Roma, uomini orgogliosi della casacca che indossano e un popolo, una tifoseria, orgogliosa di loro. Città in festa per una vittoria che riscattava un’annata senza gloria a discapito delle...

Gerardo Di Lorenzo

Un trofeo, una coppa sollevata nel cielo di Roma, uomini orgogliosi della casacca che indossano e un popolo, una tifoseria, orgogliosa di loro. Città in festa per una vittoria che riscattava un’annata senza gloria a discapito delle aspettative.  Era il 17 giugno allo stadio Olimpico, avversaria la Juve, squadra quasi imbattibile. Sulla carta troppo superiore agli azzurri e lo attestavano i numeri in campionato. Eppure fu un grande Napoli: attento, stretto tra i reparti, senza alcun timore di osare. Rigori perfetti, nessuna esitazione. Cinici e freddi come cecchini professionisti che sanno di non poter sbagliare e che non sbaglieranno.

Vince il Napoli, crollo in borsa della Juventus. I partenopei le battono tutte: Lazio con rete di Lorenzo Insigne, Inter al Meazza grazie ad una superba prestazione del gruppo ed un capolavoro di Fabian Ruiz e poi pareggio al San Paolo (ora Stadio Diego Armando Maradona). Infine anche la Juve battuta, dimostrando di far parte di diritto del gotha del calcio italiano, dopo una grossa porzione di campionato giocata da gregario.

Kalidou Koulibaly in una foto che scalda il cuore di tutti gli appassioanti

 Kalidou Koulibaly (Foto SSCN)

Un’annata fallimentare volgeva al termine mentre qualcosa nella mentalità dei giocatori iniziava a cambiare e questo cambiamento permise di portare a casa un trofeo che mancava dal 2014, quando allora fu il Napoli di Rafael Benitez a sbancare in una triste serata per quanto accadde all’esterno dello stadio Olimpico di Roma. Il Napoli con gli occhi gonfi di cattiveria agonistica di Ringhio Gattuso. Uno per tutti, tutti per uno e deve essere da qui che riparte l’avventura in coppa Italia, contro l’Empoli, con quella rabbia!

L’obiettivo è difendere la coppa trovando la stessa compattezza di allora. Si, ora come allora c’è bisogno di ricordarsi che il Napoli sa, il Napoli può, il Napoli deve, il Napoli è tanta roba quando decide di fare il Napoli. Lo scorso anno, con una iniezione di autoefficacia, Gennaro Gattuso riuscì ad imprimere nella testa dei suoi calciatori la convinzione e la fiducia circa le proprie capacità. Ora è il momento di una seconda iniezione e che produca effetti immediati già dalla prima uscita di coppa Italia. Forza Napoli, alzati e combatti!