Tutti credevano nella remontada. Nello show del Napoli al San Paolo contro l'Arsenal ma in realtà gli azzurri in casa, non solo non hanno compiuto l'"impresa" ma hanno incassato anche un altro gol e quindi se ne sono ritornati con la coda tra le gambe totalizzano due sconfitte su due.
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Il Napoli è per l’ennesima volta l’eterno secondo: stagione fallimentare?
Il Napoli termina per l'ennesima stagione senza trofei in bacheca, ma arriva al traguardo secondo: ai tifosi però non basta più
A Napoli si direbbe"cornuti e mazziati". E in effetti questo simpatico e amaro detto potrebbe forse condensare i pensieri di molti tifosi azzurri che ad inizio stagione, di fronte a Re Carlo arrivato in città avevano gli occhi che brillavano e il cuore che batteva già.
ANCELOTTI - Il colpo di Aurelio De Laurentiis in estate sembrò un miracolo. L'annuncio di Carlo Ancelotti sulla panchina del Napoli creò un tumulto in città e sui giornali: il Re delle Coppe tornava in Italia! E così adrenalina a non finire per un tecnico di tale caratura che si sedeva sulla poltrona azzurra. Un vero prestigio per la squadra e per la città.
LE PREMESSE - Queste sembravano delle migliori. Anzi, tali obiettivi non si erano mai prefissati. Allenatore e presidente a dichiarare e dichiarare di voler essere competitivi su ogni fronte (un po' come il discorso di Agnelli alla Juventus). Non c'era una solo competizione su cui puntare (e qui ci fu un velo di polemica nei riguardi di Maurizio Sarri) bensì bisognava lottare per tutto.
COPPA ITALIA - Carlo Ancelotti alla prima conferenza stampa sulla Coppa Italia si professò immediatamente interessato: bisognava vincerla! Perché era una competizione da 450 minuti. In così poco tempo una squadra si porta a casa un trofeo in bacheca e per questa ragione va tentato l'affondo più che mai. Così il Napoli passa in scioltezza il match contro il Sassuolo, match valido per gli ottavi di finale, battendo i neroverdi per 2-0. Arriva poi la volta del Milan incontrato qualche giorno prima in Campionato (rimediando un pareggio): Carlo Ancelotti ha la possibilità di aggiustare leggermente il tiro e invece si becca due pallottole da Kristof Piatek. Al secondo "CIAK"il Napoli è fuori dalla Coppa Italia.
CAMPIONATO - Lo Scudetto, il tanto agognato tricolore che con Sarri è sfuggito per un soffio. Quella Coppa persa né in albergo né sul campo della Fiorentina bensì la sera prima in quel dubbiosissimo Juve-Inter. Anche qui tecnico e presidente si sono professati largamente: competitivi al 100%. Peccato che il Napoli si trovi a -17 punti dalla Juventus. Mentre l'anno scorso tutti ricordano la notte in cui il gigante buono, l'uomo nero, fece accarezzare il tricolore. Il Napoli è la squadra che ha subito una maggior involuzione nella Serie A: rispetto all'anno scorso ha -13 punti. Così soltanto il Chievo Verona -15 (togliendo i 3 già di penalizzazione). Anche le altre squadra che pur hanno deluso tantissimo non hanno fatto così male come il Napoli: la Roma -9, la Fiorentina e la Lazio -11 e il Bologna -8. C'è sicuramente da porsi qualche domanda
CHAMPIONS LEAGUE - Questa probabilmente è l'unica competizione in cui il Napoli ha espresso il suo miglior calcio e il suo miglior gioco. La difesa a tre col terzino mobile di Ancelotti fu un autentico colpo di genio. Ma nonostante le incredibili prestazioni gli azzurri si sono trovati in un girone di ferro e nella morsa sono stati buttati fuori dal tavolo dei grandi.
EUROPA LEAGUE - Automaticamente, usciti dalla Coppa Italia a -20 dalla Juventus, il Napoli ha puntato l'all-in sull'Europa League. Ma qualcosa è andato stortissimo. Gli azzurri avrebbero dovuto mangiarsi il campo dell'Emirates Stadium essendo l'unica competizione ormai rimasta in gioco eppure in quel match più che mai sono apparsi spenti, appannati e confusi. Hanno rimediato così un sontuoso 2-0 che li condannava ad avere un piede nella fosse. Poi tante dichiarazioni, tante chiacchiere e tante parole per la super rimonta che ci sarebbe stata al San Paolo, il risultato? Un altro gol incassano e zero reti fatte.
FALLIMENTO? - E allora le domande sono lecite. I paroloni sui giornali non sono così paroloni. E' certo, ad inizio anno i grandi quotidiano davano il Napoli per quinto a dispetto del "grande ritorno delle milanesi". Non c'è però neanche una grave critica nei riguardi dell'ex tecnico del Milan. Perché in effetti Carlo Ancelotti ha conquistato un secondo posto, le qualificazioni per la prossima Champions League ed è arrivato ai quarti di finale di Europa League ma basta? E soprattutto, se fosse stato Maurizio Sarri ad arrivare a questi risultati si sarebbe gridato al fallimento?
di Claudia Vivenzio
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