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Quando e come si è rotto il rapporto tra Napoli e De Laurentiis – GdS

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L'analisi della Rosea sul rapporto tra il presidente e i tifosi

Giovanni Montuori

Il Napoli è in ritiro a Dimaro: durante la presentazione della squadra ci sono stati fischi per il presidente Aurelio De Laurentiis. Il rapporto tra il patron e la tifoseria sembra ormai incrinato: ma quali sono i motivi? Il ha analizzati il colelga della Gazzetta dello Sport Maurizio Nicita.

Quando e come si è rotto il rapporto tra Napoli e De Laurentiis

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L'analisi della Gazzetta dello Sport:

"La selva di fischi che sabato sera si è scatenata quando il sindaco di Dimaro dalla piazza ha provato a 'ringraziare la famiglia De Laurentiis' non sono un fulmine a ciel sereno. Mai nell’abituale festa di presentazione della squadra in Trentino la contestazione si era spinta a tanto.

E se appare cauto tenere a distanza gli ultrà, il club non ha mai saputo avere un rapporto collaborativo con la tifoseria tradizionale, fondata dai Napoli club. Al punto che, quando in giugno c’è stato l’annuale incontro, gli ospiti d’onore erano Corrado Ferlaino e Beppe Bruscolotti, presidente e capitano dell’epoca d’oro di Maradona. Nessun dirigente del Napoli odierno, nonostante l’invito, ha ritenuto di partecipare, anche solo per un saluto. La società non ha nemmeno una sede di rappresentanza in città - quella reale è a Castel Volturno, provincia di Caserta - e tutto questo ha creato un solco fra la gente di Napoli e De Laurentiis.

E il presidente ora prova a rimediare ma non sarà semplice. Proprio temendo un boicottaggio dei tifosi, non ha ancora lanciato una campagna abbonamenti. Sta cercando fra gli uomini di spettacolo partenopeo un testimonial, ma fatica a trovarlo.

Detto degli errori della società una certa frangia oltranzista e prevenuta - ormai riunita sotto l’hashtag #A16, l’autostrada che da Napoli porta a Bari - non è disposta ad attendere. Perché va detto che ogni volta il Napoli abbia venduto giocatori importanti poi ne sono arrivati altri competitivi.

Dunque diamo tempo in questo mercato a De Laurentiis per capire se riuscirà comunque a mantenere un Napoli competitivo in Europa, come ha sempre fatto. Al tempo stesso lui cerchi di venire incontro ai tifosi perché la crisi economica non c’è sono per i club, che tagliano il monte ingaggi, ma soprattutto per le famiglie. Lanciare una politica di botteghino che favorisca le famiglie con sconti adeguati potrebbe essere un buon punto di ripartenza. Evitando di pensare che i tifosi siano solo clienti".