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Napoli, Curve a 35 euro eccessive. Si studia una nuova formula per la Champions

Napoli, Curve a 35 euro eccessive. Si studia una nuova formula per la Champions

Napoli, Curve a 35 euro eccessive. Si studia una nuova formula per la Champions

Redazione

CARO PREZZI DELLE CURVE. Il pur lieve ottimismo della vigilia è stato disintegrato dal colpo d’occhio pochi minuti prima di Napoli-Shakhtar di martedì sera. Un San Paolo incredibilmente semivuoto, nonostante si giocasse una sfida in Champions League, e per di più decisiva. Appena 10.573 paganti, e pensare che all’inizio della prevendita le stime erano di un pubblico di circa 30mila tifosi, 20mila nella peggiore delle ipotesi. E invece il tracollo ha portato a vedere meno di 12mila persone nell’impianto di Fuorigrotta. Record negativo stagionale, così come primato peggiore di sempre in Champions League. Anche nella prima sfida interna di questa stagione europea, si era toccato un altro dato negativo: contro il Feyenoord 22.577 tifosi, e anche in quel caso si parlò di flop. Stavolta ce n’erano meno della metà, chiaro che scatta l’allarme.

AL SAN PAOLO pochi intimi per la decisiva sfida Champions. In tantissimi si sono persi il gol capolavoro di Insigne, e quelli di Zielinski e Mertens. Un vero peccato. Presenti al completo i gruppi organizzati, che hanno sostenuto la squadra con decisione: infatti dal punto di vista “sonoro” gli spettatori sembravano molti di più. Da parte della Curva B anche uno striscione indirizzato a chi “snobba” certe partite, mentre i tifosi organizzati seguono e sostengono la squadra sempre e comunque. E in effetti vanno capiti i motivi di questo tracollo. Certo, l’urlo “The Champions” si è salvato, nel senso che è stato chiaramente udibile, ma è un peccato vedere un San Paolo così. Col Feyenoord, grossomodo la stessa situazione, ma in vista del match contro lo Shakhtar i prezzi sono rimasti invariati. Nel mirino, infatti, ci sono i costi. Il Napoli non ha mai provato a incentivare l’afflusso di tifosi allo stadio, soprattutto quando di fronte ci sono avversari di minor richiamo. Prezzi sempre alti e in linea con quelli dei big match. Forse per questo in tanti rinunciano, preferendo spendere i loro soldi per una partita di cartello in campionato.

SICURAMENTE, NEL CASO DELLO SHAKHTAR, non ha aiutato la diretta in chiaro su Canale 5. I 12mila tifosi che si sono persi rispetto alla partita contro il Feyenoord, probabilmente sono rimasti a casa perché potevano seguire la partita senza affidarsi ad amici e parenti per la pay tv. Ma il motivo non può essere la partita in chiaro: il campionato quest’anno attira di più, la Champions senza avversari di richiamo frena i tifosi, che abituati a tante offerte a prezzi “popolari” per le partite di campionato, si aspetterebbero qualcosa di simile anche in Coppa. Di sicuro sono i prezzi l’argomento di discussione: 35 euro per una curva nel match contro lo Shakhtar sono stati giudicati eccessivi. Il Napoli non ha promosso iniziative per riempire lo stadio, come ad esempio dei mini abbonamenti. Un po’ come hanno fatto altre squadre, e ancora continuano a fare. In sostanza, nelle tre partite al San Paolo ci sono stati 22.577 spettatori col Feyenoord, 44.483 contro il Manchester City e i 10.573 dello Shakhtar. Sommando le due gare contro le avversarie meno importanti non si è arrivati neanche lontanamente al pubblico visto contro la formazione di Guardiola. Chiaramente ne hanno risentito anche gli incassi, e questo fa ipotizzare che in futuro (si spera nella prossima stagione) si possa architettare una formula diversa, per non lasciare la squadra “da sola”.

INTANTO IL NAPOLI vuole arrivare agli ottavi: così come per i gironi, il sorteggio è cruciale. L’avversario di prestigio chiama i tifosi allo stadio, anche se i costi dei biglietti sono alti. Non a caso a marzo col Real Madrid si toccò la quota di ben 56.695 tifosi presenti, e un incasso da ben 4.4 milioni di euro. La “palla” passa a De Laurentiis: a lui il compito di trovare la formula giusta e non lasciare il San Paolo vuoto.

Fonte: Il Roma di Giovanni Scotto