Un Napoli elegante e sprecone pareggia contro un Cagliari indomito, che agguanta il risultato a tempo praticamente scaduto. Gli azzurri partono subito forte e provano ad asfaltare sul nascere ogni velleità manovriera del collettivo sardo. Quando l'orologio segna 13 minuti di gioco sono proprio i padroni di casa a sbloccarla con il solito - che bello poterlo dire - Osimhen. Il centravanti nigeriano segna così l'ottavo gol del suo campionato per una media realizzativa che schizza alle stelle (se si conta il tempo effettivo di gioco post-infortunio).
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Azzurro sangue: Osimhen come un gladiatore, poi il pari di Nandez a tempo scaduto. Che spreco! – LA CRONACA
Un Napoli elegante e sprecone pareggia contro un Cagliari indomito, che agguanta il risultato a tempo praticamente scaduto. Gli azzurri partono subito forte e provano ad asfaltare sul nascere ogni velleità manovriera del collettivo sardo. Quando...
Napoli Cagliari, la cronaca
Questa la dinamica dell'azione vincente: Demme lancia in profondità Osimhen che aggancia la sfera e, col medesimo movimento, taglia fuori l'intervento di Ceppitelli. A questo punto il nigeriano si ritrova a tu per tu con Cragno e, senza particolari affanni, gonfia la rete col piattone. La gara sembra in discesa ma non è così. Il Cagliari, reduce da tre vittorie nelle ultime tre partite, non si arrende e sfiora il pari in ben due circostanze. Al 28' Zappa, a seguito di un'azione confusa nel cuore dell'area partenopea, colpisce il palo con una conclusione ciabattata. Sul finire del primo tempo Pavoletti e Nandez testano i riflessi di un gagliardo Meret.
Nella ripresa Demme sfiora il gol con una bordata dalla lunga distanza, poi è Osimhen a prendersi tutta la scena. Con uno scatto da ghepardo, il centravanti ex Lilla ruba il pallone alla difesa cagliaritana per poi appoggiare in rete con un delizioso scavetto. L'arbitro annulla perché vede una leggera spinta ai danni di Godin. Decisione alquanto discutibile. Al 73' Osimhen deve lasciare il campo con la maglietta sporca di sangue, gli è fatale uno scontro volante con Ceppitelli. Esce dal Maradona come un gladiatore: il popolo del Maradona gli avrebbe certamente tributato la standing ovation. Con l'uscita di Osimhen il Napoli implode su se stesso e perde ogni certezza. Dall'altra parte i sardi crescono vertiginosamente, sia fisicamente che nelle motivazioni. Nel recupero c'è la clamorosa beffa, che francamente era nell'aria. La verticalizzazione di Duncan trova Nandez. L'ex Boca in estirada infila il povero Meret. Finisce 1-1, che terribile spreco.
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