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CdS – Napoli a due facce: Insigne si scusa. Ma la classifica piange

(Photo by Getty Images)

Il Napoli non passa: sconfitta durissima a Roma. Il dottor Jekyll e mister Hyde la sanno lunga e stavolta hanno deciso di stupire (ancora) e darsi appuntamento all’Olimpico: in genere andava diversamente, si alternavano, una partita a testa, e...

Alessandro Silvano Davidde

Il Napoli non passa: sconfitta durissima a Roma. Il dottor Jekyll e mister Hyde la sanno lunga e stavolta hanno deciso di stupire (ancora) e darsi appuntamento all’Olimpico: in genere andava diversamente, si alternavano, una partita a testa, e invece stavolta, in un’ora e mezza, la scena è andata divisa. Quasi in parti eque. Per ventisette minuti l’ha giocata uno - è quello un po’ arruffone, distratto e anche distante - e poi è sceso in campo l’altro. In diciotto minuti ha messo assieme sette conclusioni, una traversa e un palo e offerto la possibilità di imprecare contro quella perfida della sorte. 

Insigne si scusa, ma la classifica piange. Napoli troppo altalenante

Il Napoli di Roma, l’esatto contrario di quello che ha accerchiato l’Atalanta, è in quella espressione sofferta che Insigne si porta appresso, vagando nel cuore dell’Olimpico, ripensando a questa metamorfosi che avrà anche mille ragioni ma non se ne riesce a scorgere alcuna: perché è complicato spiegare, persino a se stesso, cosa sia accaduto e stavolta non può essere colpa di Giacomelli.

Insigne ancora: "Match con l'Atalanta fatale"

Non penso che sia una questione di testa, né di personalità, vista la statura europea di questo gruppo: ma certi episodi lasciano il segno, hai il sospetto di avere tutti contro. Oggi, l'episodio di Callejon nessuno lo ha visto e il VAR ha fermato il gioco e l'arbitro ha fischiato. Ma se il VAR deve funzionare, deve funzionare per tutti. Siamo consapevoli che non è stata una buona prestazione, forse abbiamo speso tante energie mentali e fisiche mercoledì e oggi non abbiamo dato il 100%. E martedì sarà la partita della vita.