La squadra di Carlo Ancelotti è chiamata a rispondere, questa volta più che mai.
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Napoli e la bestia “viola”: la Fiorentina come la dea Medusa. Lì risiedono i 4 punti dello Scudetto perso
Napoli e la bestia "viola": la Fiorentina come la dea Medusa. Lì risiedono i 4 punti dello Scudetto perso: gli azzurri sono chiamati a rispondere
SAMPDORIA - Gli azzurri escono da una gara molto deludente e soprattutto molto difficile da buttare giù: il risultato è netto e spaventa, è un 3-0 che è sotto gli occhi dei tifosi dal 2 settembre. La sosta ha permesso inoltre all'opinione pubblica ed i sostenitori di fermarsi lì: a quel risultato che fa molto male. Ciò che si porta a casa da Genova è una difesa che fa un po' acqua da troppe parti ed un attacco che non è riuscito ad imporsi, sia per sfortuna (si pensi al gol sciupato da Mertens negli ultimi minuti, quando in tempi normali sarebbe stata una rete già siglata dal belga), sia non affinità che si è manifestata nella mancanza di comprensione e passaggi tra Insigne e Verdi (lasciati nello spogliatoio al termine del primo tempo, completamente bocciati da Ancelotti). La somma fa zero e ridonda ormai da dodici giorni: c'è bisogno di rispondere.
FIORENTINA - Non ci sarebbe neanche bisogno di spiegare il perché il Napoli debba alzare quella cornetta e dirgliene quattro ai viola. Il gruppo di Pioli è stato la bestia nera o meglio bestia "viola" di Sarri. La differenza tra Juventus e Napoli risiede tutta tutta lì: nella Fiorentina. Quattro punti di distacco che decidono il Campionato 2017/2018, i bianconeri hanno chiuso a 95 mentre gli azzurri hanno compiuto il record dei record a 91. All'andata la squadra di Maurizio non riuscì a strappare la vittoria al Franchi ma se ne andò con un magro pareggio sullo 0-0, mentre al ritorno tutti ricordano Simeone che ha rifilato ben tre gol a Pepe Reina e company facendo perdere, il destino a volte è beffardo, proprio tre punti: il sogno Scudetto si infrange, come un'onda, sullo scoglio viola che ha l'effigie del Cholito.
DEA MEDUSA - Dunque bisogna rispondere con forza e decisione senza farsi incantare ancora un'altra volta da questa Fiorentina che sembra sia la dea Medusa: quella che non lascia scampo. La leggenda narra che chi la guardava negli occhi, si sbloccava, la fissava e dopodiché si trasformava in pietra. Allora gli azzurri non dovranno mai incontrare lo sguardo dei viola ma soltanto occhi sul pallone e gli altri compagni con cui scambiare passaggi ed esprimere il miglior gioco per poter finalmente sconfiggere la bestia viola e spezzare la maledizione: è l'ora della rivincita.
Di Claudia Vivenzio
Foto SSCN
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