Botta e risposta al San Paolo, con il gol iniziale segnato da El Shaarawy e il pareggio a tempo quasi scaduto di Mertens, che ha permesso al Napoli di agguantare in extremis la Roma. La squadra di Ancelotti ha salvato la sua imbattibilità in casa e ci è riuscita a conti fatti con merito, al termine di una gara passata quasi interamente all'attacco. Ma il distacco dalla Juventus in classifica è aumentato di nuovo a 6 punti.
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Napoli, beffa evitata: Mertens agguanta la Roma
Botta e risposta al San Paolo, con il gol iniziale segnato da El Shaarawy e il pareggio a tempo quasi scaduto di Mertens, che ha permesso al Napoli di agguantare in extremis la Roma. La squadra di Ancelotti ha salvato la sua imbattibilità...
Il posticipo del San Paolo è cominciato con 7 minuti di ritardo per un black-out del sistema Var, che dopo una inutile attesa ha iniziato finalmente a funzionare quando la sfida era ormai in corso da circa un quarto d'ora, tra i fischi dei 30 mila tifosi del San Paolo. Nel frattempo il Napoli aveva già sfiorato per due volte la rete: prima con una conclusione ravvicinata di Insigne (grande slalom di Fabian e salvataggio di Manolas col corpo) e poi con un colpo di testa di Milik, alto. Ma a trovare il vantaggio è stata a sorpresa la Roma, brava ad approfittare con cinismo di una distrazione generale della difesa avversaria con El Shaarawy, lasciato da solo a due passi da Ospina. L'episodio non ha cambiato però l'inerzia della partita e gli azzurri hanno continuato ad attaccare con decisione e lucidità, trovando però sulla loro strada il portiere Olsen, decisivo con le sue parate su Milik e Hamsik. A rompere l'assedio è stata soltanto una conclusione dalla distanza di Dzeko, fuori bersaglio. E' finito invece di un soffio a lato un siluro di Callejon e nell'azione successiva è stato ancora Olsen a bloccare un'altra conclusione di Hamsik. Solo a questo punto la squadra di Carlo Ancelotti ha tirato per un attimo il fiato e per poco non è stata punita per la seconda volta da un destro Dzeko, respinto a pochissimi centimetri dalla linea da Albiol, di testa. I giocatori di Di Francesco hanno affondato i colpo di rado, trovando tuttavia sempre il modo di rendersi pericolosi. Nel finale del primo tempo ci sono stati l'infortunio di De Rossi (dentro Cristante) un tiro a lato di Insigne e le recriminazioni del pubblico nei confronti dell'arbitro Massa, per una spinta ai danni di Milik in area su cui l'arbitro ligure ha deciso di non intervenire.
Ma il Napoli non s'è scomposto ed è ripartito a testa bassa nella ripresa, con un tiro dopo 18 secondi di Callejon, parato dal solito Olsen. Anche le ripartenze della Roma, però, hanno continuato a essere pericolose dall'altra parte e ne ha guadagnato pure lo spettacolo, con il risultato sempre appeso ad un filo. Ancelotti si è allora giocato pure la carta di Mertens e con l'attacco leggero gli azzurri hanno aumentato ancora la loro pressione (17 angoli a 3, alla fine), obbligando Olsen all'ennesima parata decisiva su Callejon. I giallorossi hanno avuto il torto di limitarsi soprattutto a difendersi e con il cambio tra Under e Florenzi lo stesso Di Francesco ha di fatto spinto la sua squadra a chiudersi nel bunker, che ha dato peraltro la sensazione di poter reggere fino alla fine.
Ancelotti è stato bravo però ad allargare il fronte del suo attacco con gli ingressi di Malcuit sulla destra e Zielinski a sinistra, che hanno costretto con i loro inserimenti la Roma a concedere un po' più spazio in più al centro dell'area di rigore. Non è riuscito ad approfittarne Insigne, in serata storta al tiro. Ma all'ultimo assalto (45' st) è giunta la zampata ravvicinata di Mertens, che è stato il più lesto di tutti adavventarsi su una conclusione ciccata da Callejon e ha evitato il primo ko della stagione al San Paolo. Repubblica.
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