Secondo posto in classifica, fuori dalla Champions League dopo un girone giocato alla grande contro avversari di spessore come Liverpool e Paris Saint-Germain. Il Napoli di Carlo Ancelotti studia da grande e sa che nel giro di poco tempo può davvero affermarsi sui maggiori palcoscenici europei. Ne è convinto proprio il tecnico azzurro che ha rilasciato una lunga ed interessante intervista al Corriere della Sera.
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Napoli, Ancelotti: “Possiamo vincere. Koulibaly fuoriclasse. In passato vicino al ritorno al Milan due volte…”
Secondo posto in classifica, fuori dalla Champions League dopo un girone giocato alla grande contro avversari di spessore come Liverpool e Paris Saint-Germain. Il Napoli di Carlo Ancelotti studia da grande e sa che nel giro di poco tempo...
IN ITALIA - Sul dominio della Juventus e sul movimento calcistico italiano, il tecnico di Reggiolo ha commentato: 'La superiorità della Juventus è un problema per il movimento? Direi di no, non abbassa la passione degli altri tifosi per la propria squadra, anzi'. 'Se vedo una crescita del nostro calcio? Sì: in campionato c'è una buona qualità di gioco; la Nazionale ha inserito giovani interessanti; c'è un nuovo presidente della Federazione con idee chiare. Il movimento è destinato a crescere. Certo, se ci fosse un incentivo a fare stadi nuovi e a migliorare la cultura dentro'.
ALLENATORI - 'Chi andrei a studiare tra gli allenatori europei? Uno che conosco poco, direi Klopp o Pochettino, perchè Allegri, Simeone, Spalletti, Guardiola so già come lavorano. E' sempre interessante vedere come un allenatore si comporta, ma copiare è impossibile. Eppure c'è chi non fa vedere gli allenamenti'.
SARRI - In riferimento al Napoli e al precedente allenatore Maurizio Sarri, Ancelotti spiega: 'Qua c'era una squadra che aveva un'identità ben precisa, noi cerchiamo di averla un po' più versatile. I campionati li ha vinti chi ha giocato a uomo, chi ha fatto il possesso palla, chi ha fatto il contropiede, chi non faceva ritiro, chi lo faceva'.
NAPOLI - Il suo Napoli si sta dimostrando più duttile e malleabile tatticamente e non solo. 'Come ci sono riuscito? In modo graduale. L'unica cosa cambiata è stata la disposizione in fase difensiva, dal 4-3-3 al 4-4-2, per me è la più efficace. Ho parlato con qualche giocatore, Allan e Diawara, mi hanno dato la loro disponibilità, altrimenti non l'avrei fatto. C'era la sosta per la Nazionale, l'abbiamo provata 20 minuti'. E sugli obiettivi del Napoli: 'Per vincere. L'obiettivo è una squadra che arriva alla fine del campionato lottando'. Poi sui singoli giocatori, su uno in particolare, il centrale senegale Koulibaly, afferma con tanta onestà: 'Non lo posso negare. E' un fuoriclasse, faccio più fatica a fare a meno di lui'
RETROSCENA - Ancelotti racconta anche un momento della sua carriera in cui fu vicino al clamoroso ritorno in quello che è stato il suo Milan: 'Vero, fui vicino al ritorno due volte. Quando sono andato via dal Real Galliani è venuto a caccia a Madrid, ma dovevo riprendermi da un problema alla cervicale. E poi un'altra volta con Fassone c'è stato un mezzo tentativo, dopo il Bayern'. Itasport Press.
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