Continua il periodo di caos a Napoli, un momento critico sia in campo che nello spogliatoio: ne parla il procuratore Canovi che vede Carlo Ancelotti primo responsabile
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Canovi sul caos: “Il primo ad aver sbagliato è stato Carlo Ancelotti”
Continua il periodo di caos a Napoli, un momento critico sia in campo che nello spogliatoio: ne parla il procuratore Canovi che vede Carlo Ancelotti primo responsabile Caos Napoli, Canovi: “Ha sbagliato Carlo Ancelotti” Il...
Caos Napoli, Canovi: "Ha sbagliato Carlo Ancelotti"
Il procuratore Dario Canovi ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di TMW Radio durante la trasmissione di Maracanà in merito al caos in casa Napoli:
"La situazione del Napoli è un esempio enorme che manifesta come una cattiva gestione porti alla fine a dei risultati disastrosi in campo.
Carlo Ancelotti è il primo che ha sbagliato. Ha sbagliato nel dire che era contrario al ritiro, facendo ciò ha dato la giustificazione ai calciatori per disertarlo.
La squadra partenopea è nel caos più totale perché nessuno in realtà fa ciò che è giusto fare. I dirigenti che entrano nello spogliatoio e alzano la voce... è uno degli errori più grandi che si possano mai fare. Ciò bisognava farlo dopo, senza imporre subito il proseguimento del ritiro".
La strategia di Aurelio De Laurentiis
Aurelio De Laurentiisnon se ne starà con le mani in mano dopo quanto accaduto a Napoli. Il patron sta meditando una strategia per punire i calciatori. Il presidente percorrerà la strada economica così come evidenziato da Il Roma:
“Quando il patron tornerà dagli Stati Uniti (probabilmente venerdì prossimo) attenderà la partita con il Milan, prevista il giorno dopo, e il lunedì successivo, il giorno 25 fa partire le singole contestazioni per tutti gli elementi della rosa. Del resto la data del 25 è l’ultimo termine utile per questo tipo di provvedimento. La società contesterà ai giocatori quanto accaduto, e li convocherà entro cinque giorni dalla contestazione per ascoltare la posizione di ognuno di essi, che ovviamente hanno diritto a difendersi. I calciatori potrebbero affidarsi a un legale, ma anche un rappresentante sindacale in grado di assisterli durante il procedimento. Per ogni giocatore ci sarà la possibilità di inviare un promemoria scritto per spiegare quanto accaduto. Ci sono tutti gli strumenti a tutela dei calciatori, ma anche a tutela della società.”.
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