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Montanari (Milano e Finanza): “ADL sta cambiando idea sulla media company. Il suo voto di ieri ha fatto saltare il banco”

(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Andrea Montanari, giornalista di Milano & Finanza: Milano e Finanza su De Laurentiis e media company SEGUICI ANCHE SU...

Giovanni Ibello

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Andrea Montanari, giornalista di Milano & Finanza:

Milano e Finanza su De Laurentiis e media company

 (Getty Images)

 “De Laurentiis carico? Credo stia tornando in auge la questione delle media company. I soldi scarseggiano e i club non se la passano bene. Quindi De Laurentiis era molto carico ieri. Pacchetto tre assegnato a Dazn? È congelato finché non c’è l’assegnazione del pacchetto due. Differenza tra pacchetto due e tre? Bella domanda. Al momento non ci sono co-esclusive nel pacchetto tre. Dazn non ha accordi, eccetto con Tim vision. Anche lì andrebbe analizzato l’accordo, un conto è l’accordo commerciale, un altro quello industriale.

A Dazn interessa avere le partite in esclusiva, in co-esclusiva interessano poco a tutte. Le partite in co-esclusiva non ti fanno avere abbonati in più. De Laurentiis torna ad apprezzare i fondi di investimento? Magari non quelli, magari sono altri. Sicuramente ieri la scelta di De Laurentiis ha inciso sulla scelta finale. C’è un segnale forte di chi ha altri interessi. La media company da quello che emerge stamattina è che non è un’idea da scartare del tutto. Bisogna fare un nuovo bando. Non si farà subito, ma quelle tre partite vanno assegnate. Il ruolo di De Laurentiis? Credo sia una delle persone più interessate perché è uno dei pochi che mastica cultura. Non si sa se Dazn farà solo le dirette delle partite o farà un palinsesto simile a Sky. Per ora non è così e non avrebbe i soldi per farlo. Magari interagirebbe con la Filmauro per farlo. Il fatto che ieri tredici club hanno votato a favore dell’offerta di Sky, evidentemente c’è qualcosa che non torna nei ragionamenti dei presidenti, che non si esprimono mai chiaramente”.