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Momento magico per Lorenzo Insigne. Dopo un inizio appannato, si è ritrovato nella trasferta

Momento magico per Lorenzo Insigne. Dopo un inizio appannato, si è ritrovato nella trasferta

Momento magico per Lorenzo Insigne. Dopo un inizio appannato, si è ritrovato nella trasferta di Udine agli inizi di novembre e, dopo la doppietta rifilata ai friulani, ha iniziato un altro campionato a suon di prestazioni e gol....

Redazione

Momento magico per Lorenzo Insigne. Dopo un inizio appannato, si è ritrovato nella trasferta di Udine agli inizi di novembre e, dopo la doppietta rifilata ai friulani, ha iniziato un altro campionato a suon di prestazioni e gol. Nell'ultima gara col Crotone ha realizzato una doppietta, risultando il migliore in campo, confermando il suo status straordinario.

L'ex "Barone" della Juventus, Franco Causio, lo ha consacrato e ha rilasciato alcune dichiarazioni sui taccuini del Corriere dello Sport. Ecco quanto evidenziato:

"Insigne per me è il rappresentante più autorevole. Ha il colpi per far entusiasmare. E’ diventato maturo, forse ha impiegato un anno o due in più, ma lo capisco: i profeti in Patria non esistono, perché la tua gente non ti perdona mai niente, e per imporsi, hanno bisogno di tempo".

Cosa la colpisce dello scugnizzo?"La tecnica, la capacità di annusare la porta, il sacrificio: se un allenatore si ritrova un giocatore di questa portata, dal quale riceve in dono pure una decina di gol, allora ha svoltato. Io rimasi entusiasta di lui quando era a Pescara, con Zeman, e l’ho aspettato. E’ cresciuto con il 4-2-3-1 e adesso con il 4-3-3 è esploso".

Cosa l’ha cambiato?"Frequentare l’Europa, le grandi sfide internazionali, la Champions. Se resti a giocare in Italia, impari poco; ora ha fatto il salto di qualità".

Il socio della corsia opposta, Callejon, niente male. "Direi proprio di no, visto il lavoro a cui è sottoposto. E ciò nonostante riesce sempre ad essere lucido, sotto porta. Sono quattro Insigne-Mertens-Callejon che va su rendimenti elevatissimi e non dev’essere un caso che sia con Benitez che con Sarri sia diventato insostituibile". REDAZIONE - Antonio De Crecchio.