Milik: “Il gol mi dà felicità, quando gioco voglio sempre segnare. PSG? Vogliamo vincere”

Arek Milik ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco le sue principali parole: "E' una squadra e un gruppo fantastico, meraviglioso. Siamo tutti amici e vogliamo fare il massimo come fatto fino ad oggi. Possiamo fare molto meglio, dobbiamo migliorare. Adesso dobbiamo giocare contro il PSG e cercheremo di fare il massimo. Siamo felici per la vittoria di ieri, vogliamo continuare così e vincere altre partite. Abbiamo subito un po' nel secondo tempo ma ci sta, va bene così".

MISTER - "Ancelotti vuole fare sempre meglio, è molto esigente, per questo ieri sera si è arrabbiato. Sono contento che mi dà fiducia anche se non segno, però il gol mi dà la felicità e voglio segnare sempre. Poi abbiamo anche altri attaccanti fortissimi, quindi devo accettare le decisioni del mister, sfruttando le occasioni che ho".

PSG - "Vogliamo fare bene e vincere: giochiamo davanti ai nostri tifosi, al San Paolo, e quindi tutto è possibile. Sappiamo chi affrontiamo, ma già in Francia abbiamo giocato una grandissima gara. Martedì vogliamo andare avanti in Champions e se vogliamo raggiungere questo obiettivo, dobbiamo vincere contro i francesi".

NAZIONALE - "Il Mondiale mi ha fatto bene, è un'esperienza bellissima. Si gioca solo una volta ogni quattro anni, ma purtroppo siamo stati subito eliminati. La Polonia deve crescere ancora di più. Io, Lewandowski e Piatek? Sì, abbiamo un attacco forte. Ma possiamo sempre migliorare, soprattutto io e Piatek che siamo giovani".

ATTACCANTE - "La nostra vita da attaccanti è che bisogna segnare per essere applaudito, altrimenti veniamo fischiati. E' normale, dobbiamo accettarlo. Io devo ancora crescere, posso migliorare. Siamo sulla strada giusta, siamo forti".

YOUNES - "Ci conoscevamo già, avevamo giocato insieme in Olanda, ma purtroppo abbiamo perso lo scudetto all'ultima giornata".

NAPOLI - "Mi piace tantissimo essere a Napoli. Qui c'è sempre caldo, c'è sempre il sole. Si sta a maniche corte, e questo è bellissimo per uno che viene dalla Polonia come me. Io voglio sempre parlare sul campo, rispondo poco alle critiche che ricevo. Magari c'è qualcuno che non fa così ma il mio modo di pensare è differente".