Ai microfoni Sky, il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, ha commentato la vittoria contro la Fiorentina. Queste le sue parole:
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Ai microfoni Sky, il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, ha commentato la vittoria con
Ai microfoni Sky, il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, ha commentato la vittoria contro la Fiorentina. Queste le sue parole: “Era una partita rischiosa, la non contemporaneità delle partite ci aveva messo in una situazione mentale...
“Era una partita rischiosa, la non contemporaneità delle partite ci aveva messo in una situazione mentale difficile. I ragazzi hanno dato una grande risposta sul piano della mentalità, vincendo netto contro una squadra che ha fatto discretamente bene. Contro la Fiorentina abbiamo sempre avuto vita difficile, la squadra invece è rimasta sempre concentrata ed è un sintomo di crescita.
Sul cambio di Mertens “Dries sta facendo il fenomeno in campo, non fuori. Avevo chiesto prima della gara a quanti gol fosse Dzeko e mi avevano detto 27 probabilmente non avevano aggiornato con il gol di oggi. Magari potevo fare un altro cambio ma era giusto dare spazio a Pavoletti che era da tanto che non entrava. Gli obiettivi personali vanno bene, ma quelli della squadra sono sempre più importanti. Non ho parlato co lui del rinnovo, era importante restare concentrati sulla partita. Sicuramente questo gioco lo aiuta, ma lui sta migliorando in tutti i movimenti da prima punta. Probabilmente farebbe discretamente anche in altre squadre”.
Ha seguito la sfida Chievo-Roma? “Non ho visto niente della Roma, alle 18.30 abbiamo fatto riunione tecnica e poi siamo andati verso lo stadio. Nel nostro pullman sono vietate le radio o altre cose, abbiamo solo chiesto il risultato alla fine”.
Come si migliora questo Napoli? “La prima cosa da fare è cambiare quelllo che fa i sorteggi. Siamo l’unica squadra al mondo che è stata eliminata in due competizioni diverse dalle due finaliste di Champions”
Cosa prova ad essere ora tra i tecnici più richiesti del nostro calcio? “Dieci anni fa, dopo il Pescara mi ero avvicinato alla Serie A ma le trattative non andarono a termine. Forse negli anni successivi ci ho messo del mio, non penso di essere cambiato tanto. Forse invecchiando sono più paziente, anche se ancora non ne ho tanta. Forse è cambiato anche il calcio, il gusto collettivo che si avvicina più al nostro calcio. Se mi stanno chiamando altre squadre? Se non ho il numero in rubrica non rispondo, quindi è inutile chiamarmi”. REDAZIONE - Antonio De Crecchio.
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