Dries Mertens ha parlato in Belgio ai microfoni di Het Laatste Nieuw. L'intervista, (di cui potete trovare un estratto qui) è uscita pochi minuti fa in maniera integrale, e queste sono le principali parole del folletto belga: "Sono contento di avere la vita che ho oggi, non sono Cristiano Ronaldo o Messi e non voglio esserlo. Voglio essere semplicemente me stesso, Dries Mertens. Voglio una vita tranquilla, normale. Pallone d'oro? Avete visto che vita caotica ha Cristiano Ronaldo? Ecco, quindi meglio di no... Anche se è stata una grande riconoscenza essere inserito nella lista dei 30 candidati".
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Mertens: “Ogni tanto penso a se fossi andato al Barça. Higuain? Infastidito dall’affetto dei tifosi”
Le parole di Dries Mertens ad un media belga, parlando del suo momento e di Napoli
VOTI - "Per la stagione precedente mi dò un 9 perché nonostante tutti i gol non abbiamo vinto nè lo scudetto nè io la classifica capocannonieri".
HIGUAIN - "Era diverso con lui, avevamo un grande rapporto. Uscivamo spesso, andavamo a mangiare fuori e tutte le attenzioni erano su di lui, i tifosi volevano foto, autografi. Lui era spesso infastidito da loro, non gli piaceva questa pressione, era irritato. Ora lo sto vivendo io, ma in maniera più tranquilla rispetto a lui".
RAPPORTO CON SARRI - "L'altro anno con lui feci 6 gare su 35 da titolare, diceva che potevo dare un contributo a gara in corso e il mio ingresso era importante ma non è facile stare a guardare e vedere gli altri che devono fare gol o entrare solo per sistemare una gara. Ne ho parlato con Sarri, lo sa, come io sapevo che potevo fare ciò che ho fatto dall'anno scorso. Faccio un esempio pratico: contro il Benfica mi disse che partivo dalla panchina, poi entrai, feci due gol e lui mi disse che lo sapeva!"
SCUDETTO - "Sono 27 anni che qui non si vince, lo sappiamo quant'è importante e quanto ci siamo avvicinati alla Juve ma resta difficile. Vedremo, ci sono buone sensazioni. Siamo rimasti qui tutti proprio per questa missione, per vincere il tricolore. Basta vedere la nostra rosa e quella della Juve per capire cosa stiamo realizzando!".
FUTURO - "Sto benissimo qui non ci penso proprio ad andarmene. Perché farlo? E' come una vacanza, ad uno piace variare e non andare sempre alla stessa parte, ma per adesso non è nei miei pensieri. Barcellona? Sì c'era questo interesse, ma non volevo andare lì perché con Neymar avrei fatto panchina. Poi lui è andato via ma io avevo già firmato il prolungamento qui. Certo a volte ci penso, se fossi andato lì adesso come sarebbe la mia vita calcistica, anche perché se vedi chi ha giocato lì sulla sinistra negli ultimi mesi...però sto benissimo qui".
NAZIONALE - "Temo molto la Spagna, tutti parlano dell'Italia fuori dai mondiali, ma se è andata fuori è perché ha incontrato una squadra come la Spagna che è fortissima. Comunque mi dispiace per il paese dove vivo, forse è vero che potevano fare di più con la Svezia, ma contro questa Spagna c'era poco da fare. Forse per noi sarebbe meglio un passaggio al 3-4-3, il 4-3-3 non sempre funziona visto Hazard e gli altri campioni che abbiamo".
FOTO SSCN
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