ultimissime calcio napoli

Mertens: "Sogno il record di gol, scudetto e classifica cannonieri. Voglio restare qui a lungo"

Mertens: "Sogno il record di gol, scudetto e classifica cannonieri. Voglio restare qui a lungo"

Le parole di Dries Mertens, intervenuto questa sera a Dimaro per rispondere alle domande dei tifosi

Redazione

Dries Mertens, è intervenuto insieme a Manolas e Insigne per rispondere alle domande dei tifosi nell'evento organizzato questa sera in piazza a Dimaro. Ecco le sue principali parole: "Prendiamo solo grandi calciatori, ad esempio Kostas. Un campione coma James è sempre il benvenuto. Se voglio restare qui a lungo? Questa domanda è per Giuntoli e De Laurentiis, a me piacerebbe tanto restare ancora a lungo. Ma ho già 32 anni! Rimanere a Napoli per tanti anni è un sogno, battere il record di Maradona è stato fantastico, battere anche quello di Hamsik è un sogno sicuro, ma c'è anche Lorenzo che mi sta dietro. Chi parla male di Lorenzo lo fa per invidia, io gli voglio bene, lo giuro! Perché mi chiamano Ciro? Non l'ho capito nemmeno io. Kostas ha detto che l'ho fatta sulla bandierina, non è vero. Era solo un gesto perché io amo i cani. E comunque quella è la mia partita preferita, visto che c'era lui a marcarmi! La partita più bella dell'anno scorso? Non lo so, devo pensarci bene. A Roma fu una bella gara. Manolas non sarà d'accordo. Sento domande solo su Koulibaly con Manolas. Vorrei dire che abbiamo anche Maksimovic, Luperto, Chiriches, tutti difensori molto forti. Se vinco l'anno prossimo la classifica dei cannonieri? Non posso fare questa promessa, ma di provare a fare il massimo per vincerla sì. Così come provare a vincere lo scudetto con la squadra. La mia partita preferita dell'anno scorso? Sempre Roma-Napoli 1-4 contro Manolas. L'avversario più difficile che ho affrontato in questi anni? Manolas alla Roma. Cosa ho provato prima di venire a Napoli? Già ero stato qui quando giocai con l'Utrecht, ero stato a Castel dell'Ovo. Poi quando mi hanno chiamato che ero al PSV per venire a giocare qui, non ci ho pensato un attimo. Credo tanto in me stesso, se dobbiamo vincere qualcosa è anche giusto alzare il livello. Cosa darei per vincere lo scudetto? Il mio corpo, tutto. "Ci stiamo lavorando, già arrivare al secondo posto è come vincere un titolo, ma so che per voi non è la stessa cosa. "

Redazione