Riccardo Del Vescovo, ex medico della Roma, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli1926.it: “Al di là dell’amicizia che si è instaurata negli anni con Manolas, mi ha fatto piacere descrivere le caratteristiche dell’atleta al medico sociale del Napoli, Raffaele Canonico che poi da Villa Stuart ha accompagnato Kostas a Dimaro.
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Roma, l’ex medico: "Manolas ama le nuove sfide, era presente alla chiusura della trattativa"
L'ex medico sociale della Roma Riccardo Del Vescovo racconta Kostas Manolas dentro e fuori dal campo
Manolas è un uomo vero, ha bisogno sempre di sfide nuove, gli piace scommettere su se stesso e ha scelto Napoli perché l’ha sentito dal profondo del cuore. Il Napoli ha fatto un acquisto superlativo perché il ragazzo ha qualità importanti dal punto di vista umano e professionale. Come uomo è una persona vera, onesta e non può esimersi dal dire quello che pensa in faccia. E' un valore aggiunto: averlo e non averlo fa la differenza. Sul piano professionale invece, è piacevole averci a che fare perché è un professionista a 360 gradi, è attento ad ogni aspetto e dettaglio del suo corpo, è curioso e vuole sapere tutto. Poi, se ci entri in sintonia come è capitato a me, diventa un compagno di viaggio splendido. Dal punto di vista umano e professionale, è un acquisto superlativo. Oltretutto, si è presentato a Dimaro, in maniera impeccabile dal punto di vista atletico, della massa magra, sta benissimo. Kostas è uno che parla in faccia, a volte resti basito anche perché si comporta in questo modo con tutti: crede che la verità sia sempre la migliore cosa.
Manolas ha voluto essere presente alla chiusura della trattativa a Montecarlo perché è uno scrupoloso, è attento ad ogni minimo dettaglio. Non c’è un minuto della giornata in cui non pensa al calcio e alla squadra per cui gioca per cui il calcio lo vive in maniera viscerale. Godetevelo e vedrete che non vi deluderà.
Manolas e la soglia del dolore bassa? Kostas ha la smorfia facile, ma basta guardare il numero di presenze per capire che la soglia del dolore non è bassa, si ferma solo di fronte ad infortuni seri. Paradossalmente, il rapporto medico-paziente con Manolas non nasce da problemi fisici, nel nostro caso nasce dalla sua curiosità perché vuole sapere sempre tutto”.
Redazione
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