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I medici che hanno eseguito l’autopsia: Maradona soffriva di cardiomiopatia dilatativa

Giovanni Montuori

Secondo l'agenzia di stampa statale Telam, il cuore di Diego pesava il doppio di un cuore normale

La morte di Maradona non ha portato solo grande sofferenza, ma ha generato anche tante discussioni. In Argentina si lavora per avere la certezza che si tratti di morte naturale e che non ci siano state negligenze nei giorni precedenti al decesso. Come riporta l'agenzia di stampa statale Telam, il sangue, le urine e i tamponi nasali prelevati durante l'autopsia, insieme al cuore, saranno analizzati domani in diversi laboratori come parte delle perizie richieste dai medici forensi. 

Diego soffriva di cardiomiopatia dilatativa

Oggi è emersa anche un'altra notizia: il cuore di Diego pesava il doppio di un cuore normale. Secondo i medici che hanno eseguito l'autopsia, Maradona soffriva di "cardiomiopatia dilatativa" e il suo cuore pesava più di 500 grammi. Un nuovo elemento da valutare oltre agli esami tossicologici, attraverso i quali si cercherà di determinare se Maradona avesse tracce di alcol, droghe o qualche altra sostanza nel corpo nelle ore precedenti la sua morte. Nella giornata di mercoledì dovrebbero arrivare i primi risultati.