Manchester? È stato bello tornare. Per me sarà sempre casa. Amo l’Italia e la gente che ci vive. Antonio Conte è un allenatore straordinario, lo ammiro molto per aver lavorato con lui per un anno. Ha avuto una vera influenza sulla mia carriera e gli sono davvero grato per ogni opportunità che mi ha dato.
"Ovviamente è durissima quando resti in dieci. Ma è il calcio, devi resistere e fare del tuo meglio contro una squadra come il City. Sarebbe stata già complicata in undici. Colpi dei singoli del City a fare la differenza? Sì, eravamo compatti e organizzati, ma contro campioni come Foden, Haaland e Doku bastano pochi momenti di qualità. La prima stagione in Serie A è andata meglio di quanto pensassi con il premio di MVP? Per me conta la mentalità e il lavoro quotidiano. Voglio sempre migliorare. L’anno scorso è stata una stagione incredibile, che non dimenticherò mai. Ma i grandi professionisti devono ripetersi, quindi ora penso solo a continuare su quella strada".
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