Walter Mazzarri, allenatore del Torino ed ex tecnico azzurro, si è raccontato da Paolo Condò su Sky, a 360 gradi. Dagli esordi da calciatore alle vittorie con il suo Napoli di Cavani.
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Mazzarri: "Al Toro voglio ripetere quello che ho fatto a Napoli"
L'ex allenatore azzurro, attualmente al Torino, si racconta da Paolo Condò
Queste le parole del tecnico: "La mia esperienza da giocatore non mi ha soddisfatto, perché è stata inferiori alle grandi aspettative che avevo da ragazzo.
Prima di accettare il Toro chiesi al presidente Cairo quanto fosse ambizioso, è una piazza che mi ha sempre affascinato, incarna lo spirito delle mie squadre. Qua al primo allenamento ho subito respirato l’aria di un club leggendario. Superga? La prima volta ci sono andato da solo con mio figlio, poi qualcuno mi fotografò e rese pubblica la mia visita, ma i tifosi hanno capito che non era una trovata pubblicitaria.
Con gli azzurri sono state stagione meravigliose, me ne sono andato perché vivo di stimoli e dopo il secondo posto non avevo più la certezza di poter lottare per lo scudetto. L’Inter? Con Moratti mi sono lasciato benissimo, l’unico equivoco è stato non aver capito che avrebbe venduto il club.
Nel calcio ci vogliono quantità e qualità. Il primo concetto da sviluppare è lavorare bene, ho imparato queste cose dalla mia famiglia, da ragazzo non ho mai fatto le vacanze, papà voleva che lavorassi per far riposare mamma. Le mie squadre sono un pò come me: solo se hai orgoglio puoi vincere. E dopo una sconfitta, il silenzio della sofferenza è ciò che voglio sentire nel mio spogliatoio. Chi ammiro? Gattuso, uomo vero".
Redazione
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