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Maurizio Sarri. GettyIl titolo se lo era preparato bene, stavolta. Maurizio
Maurizio Sarri. Getty Il titolo se lo era preparato bene, stavolta. Maurizio Sarri è affamato: “Non mi sento sazio, se fosse così andrei a casa. I tifosi napoletani avrebbero bisogno di vincere per duemila motivi ma non hanno...
Il titolo se lo era preparato bene, stavolta. Maurizio Sarri è affamato: "Non mi sento sazio, se fosse così andrei a casa. I tifosi napoletani avrebbero bisogno di vincere per duemila motivi ma non hanno la presunzione di pensare che possiamo vincere sempre". Tutto chiaro per chi vuole capire, come chiari sono gli obiettivi del tecnico azzurro in questo finale di stagione: "Coppa Italia o campionato? Mi piacevano le more e poi ho sposato una rossa. Ora mi piacerebbe fare bene fino alla fine in tutte le manifestazioni. C'è la possibilità di centrare il secondo posto perché stiamo disputando una ottima annata nonostante tante difficoltà (Coppa d'Africa, infortuni, Champions) alle quali abbiamo ovviato con la profondità della rosa perché tutti sono stati utili. Il valore assoluto dell'organico non è superiore a quello dello scorso anno, il valore complessivo sì. È chiaro che ci manca ancora qualcosa per vincere e questo qualcosa può avere origini sportive o societarie. Di sicuro come gruppo abbiamo piccoli margini di miglioramento che sono nei dettagli personali e collettivi. Dobbiamo limare questi piccoli difetti per salire da 80-82 punti fino a 89-90".
EX E TIMORI — Intanto, domani si va ad Empoli. Lì Sarri è di casa e quindi conosce i pericoli del match del Castellani: "Il Napoli ad Empoli non ha mai vinto e nelle ultime due volte ha preso sei gol, ho la consapevolezza che sarà una partita difficile. Lì c'è un ambiente tranquillo che però vorrà reagire alle difficoltà. Torno ad Empoli con piacere, hanno proseguito bene un discorso intrapreso cinque anni fa. In sono lo stesso tipo di allenatore qui come lì, anche se a Napoli ovviamente c'è una attenzione mediatica diversa e quindi sono stato costretto a cambiare alcuni atteggiamenti".
LE SCELTE — Koulibaly, nonostante la diffida, è favorito - dopo la rifinitura mattutina - su Chiriches, ballottaggi vivi a centrocampo tra Jorginho e Diawara come tra Allan e Zielinski. "Jorginho ha una qualità di palleggio ed una velocità di pensiero che hanno in pochi. In gare meno controllate Diawara può essere più utile. Chi gioca davanti? Nel momento di necessità abbiamo provato Mertens come attaccante centrale e si è scoperto che in questo tipo di squadra è un ruolo che può fare con efficacia garantendo un rendimento di alto livello. Pavoletti aveva fatto una stagione molto travagliata prima di venire da noi, ora sta crescendo di condizione ed anche la squadra deve cambiare un po' pelle quando gioca lui per cercare di agevolarlo". Alla fine, giocherà Mertens. Gazzetta.
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