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Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, ha rilasciato al Corriere dello Sport un

Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, ha rilasciato al Corriere dello Sport un

Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, ha rilasciato al Corriere dello Sport una lunga intervista nella quale parla di Napoli, del rapporto con il presidente De Laurentiis e tanto altro. Ecco quanto detto: Sulla stagione del Napoli:...

Redazione

Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, ha rilasciato al Corriere dello Sport una lunga intervista nella quale parla di Napoli, del rapporto con il presidente De Laurentiis e tanto altro. Ecco quanto detto:

Sulla stagione del Napoli: “Quest’anno mi sono divertito ed ho visto nel Napoli importanti segnali di crescita, anche per questo c’è da essere ottimisti per il futuro. Quando il campionato ricomincia bisogna per forza ripartire da zero, quindi tutto quello che abbiamo realizzato resta, come i record ed anche la magìa d’un pubblico che ha sempre gradito, ma sappiamo anche che ad agosto le milanesi dovrebbero tornare”.

Sulla scelta di restare con De Laurentiis: “E chi volete che scelga se non Aurelio? Con lui ci litigo, ci faccio pace, poi ci rilitigo e poi ci ridiamo su”.

Sul Napoli: “Il Napoli è cresciuto tantissimo ma se ripenso a certi dettagli, ad esempio nelle ultime due partite, un minuto dopo aver segnato il 3-0 siamo stati capaci di subire gol, allora trovo delle debolezze sulle quali dovrò lavorare".

Su Mertens e Insigne: "Dries ha stupito chiunque, me compreso e forse pure se stesso. Sarebbe piaciuto a tutti quanti noi vederlo in cima alla classifica dei cannonieri, un premio che avrebbe meritato. Insigne sta diventando un calciatore di livello mondiale perché ha cominciato ad incidere in maniera secca anche nelle partite".

Sui componenti del gruppo: "Abbiamo una schiera di ventunenni con potenzialità enormi e margini di miglioramento indecifrabili. Zielinski, ad esempio, ha le stimmate del fuoriclasse mentre Diawara può diventare altro, perché ha appena diciannove anni; Rog ha qualità assolute e Milik è un libro ancora tutto da scrivere, credetemi. Il polacco deve stare bene e noi abbiamo fatto poco per farlo stare benissimo per via del fatto che abbiamo pensato potesse guarire in tempo-record. Reina è fondamentale anche nel modo di pensare perché è un uomo fedele, capace di sposare l’allenatore, e questo sentimento lo spagnolo lo porta con sé nello spogliatoio. Può avere anche fatto qualche errore, però i piedi che ha lui non li ha nessun altro portiere al mondo".

Sarri ribadisce, inoltre, il rammarico di aver incontrato nelle coppe la Juventus ed il Real Madrid entrambe finaliste di Champions League. Secondo il mister del Napoli la finale potrebbe decollare solo grazie ad un episodio, poiché la partita è una sorta di supersfida tra l’attacco del Real Madrid e la forte difesa della Juventus alla quale il Napoli, ricorda con orgoglio Sarri, è riuscito a farle gol in tutte e quattro le sfide stagionali.

Sulla miglior difesa per vincere il campionato: “Molto presto lo sarà chi segnerà di più”.

Sui cori contro i napoletani: “Questo è razzismo su cui i media soprassiedono, mentre per altre esempi fungono, giustamente, da cassa di risonanza. Bisogna battere l’ignoranza radicata e temo che le nostre generazioni non riusciranno ad assistere a spettacoli migliori”

REDAZIONE - Armando Inneguale.