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Da Mario Rui a Milik, è un déjà vu: stessa punizione, stesso sinistro e stesso risultato, Cagliari annichilito

Da Mario Rui a Milik, è un déjà vu: stessa punizione, stesso sinistro e stesso risultato, Cagliari annichilito

Da Mario Rui a Milik, è un déjà vu: stessa punizione, stesso sinistro e stesso risultato, Cagliari annichilito.

Redazione

Partita tosta, difficile, sfortunata, non perfetta per il Napoli di Carlo Ancelotti che deve sudare e non poco per portare a casa i tre punti dalla Sardegna Arena. Il Napoli inizia con una squadra completamente diversa dalle solite: mancano Mertens, Insigne, Callejon, Hamsik e Albiol dal primo minuto, come mai prima d'ora. Le scelte dei ragazzi che giocano di meno non danno ragione ad Ancelotti per molto tempo, fino a che non si decide di optare per i cambi, per far entrare coloro che possono risolvere la partita: entrano Mertens, Insigne e Callejon.

La partita continua a non volersi sbloccare, anche e soprattutto per la traversa che si oppone a Milik sul grande colpo di testa dopo il cross al bacio di Mertens: non è gol, linea! Gli azzurri ci provano e ci riprovano nella ripresa ma la gara non si sblocca e i calciatori del Cagliari fanno di tutto (certe volte anche in modo scorretto) per far passare quanti più minuti possibili e portarsi a casa un punto molto importante.

Alla fine Doveri decide di concedere 7 minuti di recupero, gli ultimi 7 minuti per le speranze del Napoli. Mertens prende palla e si invola verso la porta, braccato da tre difensori cagliaritani: va giù, calcio di punizione. Il belga vorrebbe tirarla, Insigne si avvicina e pensa a dove poter piazzare il pallone ma su quella sfera gialla c'è un nome segnato, quello di chi ha bisogno di prendersi le rivincite giuste. Su quella sfera c'è il nome di Arkadiusz Milik. Il polacco posiziona il pallone, guarda la porta, muove velocemente la lingua, quasi ad assaporare ciò che sarà: l'arbitro fischia, gol! Punizione perfetta e Napoli in vantaggio: 0-1!

Arek mostra a tutta la Sardegna il suo sinistro che è un déjà vu in quello stadio: lo scorso anno ci pensò Mario Rui a non lasciare scampo a Cragno, nella stessa porta, con lo stesso sinistro, con lo stesso risultato, anche a minuti molto vicini, entrambi oltre il 90'. Lì era il gol dello 0-5, stasera dello 0-1, è cambiato solo il peso del gol. Stasera è un macigno!

Di Salvatore Amoroso.

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