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Manolas: “Contro la SPAL non ci sarò. Uno spogliatoio sano litiga, Insigne fondamentale. Ibra? Ora godiamoci i nostri”

(Photo by Getty Images)

Kostas Manolas, difensore del Napoli, è stato ospite questa mattina ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: “Oggi non mi sono allenato, ho ancora dolore per un’infrazione sulla costola. Ho provato ad esserci, ma non ci sono riuscito....

Sabrina Uccello

Kostas Manolas, difensore del Napoli, è stato ospite questa mattina ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: "Oggi non mi sono allenato, ho ancora dolore per un'infrazione sulla costola. Ho provato ad esserci, ma non ci sono riuscito. Mancherò anche domani contro la SPAL".

Salisburgo-Napoli secondo Manolas

"Abbiamo fatto la gara che serviva per vincere la partita. Loro sono una squadra molto fisica, che non perdeva da molto in casa. Siamo andati subito in vantaggio e poi hanno pareggiato, ma noi abbiamo trovato la forza per vincere. Abbiamo mostrato coraggio, facendo una grande partita e meritando la vittoria".

L'abbraccio con Ancelotti 

"A me piace leggere e vedo che si fanno catastrofi. Si dice di Insigne, di un altro, di litigi... ma se non si litiga, lo spogliatoio non è vivo. Devono esserci queste cose per trovare motivazioni e coraggio. Insigne è il capitano, ed è accaduta solo una piccola cosa con Ancelotti. Lui è fondamentale per il Napoli e se lui sta bene, noi vinciamo più facilmente".

Manolas sulla Champions League

"E' stato fondamentale vincere, perché con una vittoria in casa siamo matematicamente agli ottavi. Non so da quanto il Napoli non passa il girone, sarà un successo perché per giocare la Champions non ci sono partite facili. Bisogna essere concentrati al massimo. Noi abbiamo potenza, siamo forti tecnicamente e un gruppo unito, che ancora secondo me non ha ancora mostrato il meglio. Questa squadra ha tanta forza, che ancora non abbiamo fatto vedere. Lo vedo da quando sono arrivato: siamo tecnici, veloci, bravi nelle ripartenze e nello stretto. Vedrete che piano piano faremo meglio e ci avvicineremo alla vetta".

La rosa del Napoli 

"La forza è questa, il mister non ha paura di cambiare nessuno. Tutti siamo titolari, ci tiene tutti pronti e non sappiamo mai chi giocherà. Per lui siamo tutti uguali e pronti a dare tutto per il Napoli. Ci sono 24-25 giocatori fortissimi".

Manolas e Koulibaly

"Gli facciamo i complimenti per la candidatura al Pallone d'Oro. E' straordinario e forte, è stato criticato per due partite andate male ma non è giusto. E' fortissimo, e deve continuare a dare il suo contributo ed essere protagonista col Napoli. Luperto? Bravissimo, complimenti anche a lui. In Champions non è mai facile, lui è molto serio e si allena sempre a duemila. Meritava l'occasione e ha giocato benissimo anche a Torino. Ha futuro e può stare tranquillamente a Napoli, da titolare".

Manolas e il rapporto con la città

"L'ambiente è caldo e difficile, ti sta vicino. Io sono abituato alla pressione, non ho paura e mi sto trovando benissimo. Do sempre il cuore in campo per la mia squadra, sarò al 120% finché sarò qui. Io leader? Ce ne sono molti di personalità. C'è chi ha giocato nel Real come Callejon, Insigne che è capitano, Koulibaly, Fabian, Zielinski... c'è anche Llorente, che ha vinto tanto. Non bisogna avere un leader, ma tutti dobbiamo dare il massimo in partita e in allenamento".

SPAL-Napoli

"Quel che fatto è fatto, ora conta la SPAL. Siamo favoriti, ma in Serie A non ci sono partite facili, bisogna essere concentrati per i tre punti. Altrimenti ti allontani dalla meta. Se andiamo in campo concentrati, si vince".

Gli attaccanti

"Se dai a Mertens mezza possibilità, fa gol. Milik è serio ed ha tante potenzialità tecniche e fisiche, piano piano sta crescendo dopo l'infortunio. Per noi è importante e ci darà il suo contributo. Sono due attaccanti che mi hanno segnato, quando ero alla Roma. Speriamo che continueranno come nelle ultime partite. Haaland? E' giovane, fisico, tecnico. Per me può diventare un campione, ma stiamo calmi. Nel calcio bisogna avere pazienza".

Manolas su Ibrahimovic

"Non c'è bisogno di accoglierlo, uno come lui si accoglie da solo. Per me è l'attaccante più forte che ho mai incontrato, straordinario. Non posso nemmeno parlarne, Ibra è Ibra. Se arriva sarà il benvenuto per tutti. Ora ci godiamo i nostri attaccanti, che sono ugualmente forti."