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Basta alibi per Maksimovic: è davvero un difensore da Napoli? Ma c’è un dubbio più profondo che tormenta i tifosi sul futuro del club

Redazione

Maksimovic si o Maksimovic no? Questo è il dilemma delle ultime ore, a seguito della pessima prestazione disputata contro lo Spezia. Uno dei pupilli del patron Aurelio De Laurentiis, tanto voluto alla sua corte a suon di milioni, in realtà mai...

Maksimovic si o Maksimovic no? Questo è il dilemma delle ultime ore, a seguito della pessima prestazione disputata contro lo Spezia. Uno dei pupilli del patron Aurelio De Laurentiis, tanto voluto alla sua corte a suon di milioni, in realtà mai ha dimostrato quel talento che era doveroso aspettarsi. Analizzando il suo periodo in maglia azzurra, anche all’occhio dei meno attenti, risulta evidente il suo andamento altalenante che soprattutto quest’anno ha subito un’ulteriore e netta involuzione. 951 minuti tra campionato e coppa, zero gol (ma non è questo il dato allarmante), media voto secondo i maggiori quotidiani 5,5.  Piede destro naturale, buon colpo di testa e fiuto del gol. Così si presentava il centrale difensivo dei partenopei che continua la sua parabola discendete, toccando il fondo nell’ultima gara casalinga. Lento, impacciato, impreciso, confuso, distratto. Non che le colpe della clamorosa sconfitta patita contro lo Spezia siano esclusivamente le sue, ma tante, troppe responsabilità ricadono sul suo nome senza neppure un’attenuante. Inguardabile! Ma perché? C’è chi in parte protegge il suo calciatore, come fa Gattuso assumendosi la responsabilità per non averlo sostituito pur vedendolo in evidente difficoltà. “Si era innervosito”. Così il mister azzurro ha giustificato i grossolani errori del difensore. Può bastare questo alibi per dare un attenuante a Maksimovic? Sicuramente no. Le sue distrazioni potrebbero essere collegato al problema rinnovo?

Maksimovic-Napoli, il rendimento dell'ex Toro è parecchio deludente

Il contratto è in scadenza a giugno 2021 e le pretese del suo entourage che spingerebbero a 2 milioni e più a stagione, sono considerate eccessive dal Napoli che in realtà non può ritenersi soddisfatto dalle prestazioni e di conseguenza accettare un aumento d’ingaggio di questa portata. Impensabile una richiesta di rinnovo del genere rispetto al suo attuale stipendio di 1,2 milioni. Allora meglio venderlo in questa finestra di mercato di gennaio? Pretendenti ce ne sono, anche se fa gola attendere fine campionato e strappare il giocatore a parametro zero. Sono tante le domande e tanti sono i dubbi, sia da parte della società che del calciatore che presumibilmente non scende in capo con la dovuta serenità. Chiarisco subito che questa è la disamina dei fatti ed una conseguente ipotesi che in ogni caso mai potrebbe giustificare l’operato di un professionista, tenuto a scendere in campo dando sempre il massimo. La prima scelta di Gattuso per far rifiatare Koulibaly e Manolas è lontana sia come aspettative di rendimento che come volontà di rinnovo e sicuramente sono aspetti che per il bene di tutti dovranno essere risolti, in un modo o nell’altro, il prima possibile. La verità è che Nikola Maksimovic non è ciò che ci aspettavamo, forse non lo è mai stato, anche se non è giusto che sia l’unico a portare la croce di questa annata che non decolla. E’ uno tra i tanti che non va. Principalmente la Società Sportiva Calcio Napoli dovrebbe capire con chiarezza cosa vuole fare da grande e trasmettere questa chiarezza anche all’ambiente, ai calciatori, allo staff, al mister. Si vive tra dilemmi e dubbi amletici, si vive tra speranze e sogni. Si vive di aspettative ma non si vive di certezze. Sarebbe il caso che tutti si sedessero intorno ad un tavolo per stabilire un progetto vero e realizzabile, stabilire chi dovrà farne parte e lasciare la porta aperta a chi non ha intenzione di farlo. Tutti siamo utili ma nessuno è indispensabile. E’ arrivato il momento delle grandi pulizie, sia di idee che di uomini.

Articolo a cura di Gerardo Di Lorenzo