Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli:
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De Magistris: “Stadio? Ci accordammo per la convenzione ma ADL decise di non firmare. Invece di prendere altri club pensasse al San Paolo”.
Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, ai microfoni di Kiss Kiss Napoli ha parlato delle diatribe con De Laurentiis.
Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ai microfoni di Kiss Kiss Napoli ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, soffermandosi anche sul rapporto con il patron azzurro. Ecco quanto riportato:
"Non voglio fare nessuna polemica con De Laurentiis: lui non ha voluto firmare la convenzione per il San Paolo. Le cose stanno così: la sera prima della firma eravamo tutti d'accordo su cosa fare: avevamo concordato una bozza della convenzione fino a raggiungere un accordo. Il giorno dopo, però, il presidente non ha voluto firmare e non si sa perchè; per capirlo qualcuno dovrebbe provare ad entrare nella sua mente, un vero peccato che sia finita così. Avevamo anche stabilito tutte le cose da fare sul tema dei trasporti per le partite. Il Napoli rischia di non giocare al San Paolo? Fandonie, null'altro: ammesso e concesso che Aurelio voglia giocare al San Paolo si tratta di un'ipotesi lontana dal poter essere realizzata; lo stadio viene affidato e c'è un compenso anche su questo genere di attività, a me queste filosofie di poco conto non dicono nulla.
Sul match con la Fiorentina in Curva B: "Vorrei ma non sarò a Napoli, ho dei lavori istituzioni in sospeso, dovrò farli a Roma. La mia decisione, però, resta la stessa: guarderò la partita in tutti i settori; cominciando dalle Curve: questo ha portato, a quanto pare, alla rottura col presidente. Non ho la minima intenzione di ricucire i rapporti con lui, non ci sono più i presupposti per una riappacificazione: andrò in tutti i settori con la mia famiglia. I prezzi alti sono una cosa agghiacciante e sbaglia chi dice che è un modo per allontanare i malavitosi dagli spalti; i delinquenti sono quelli che hanno più soldi, i più ricchi del mondo, non bisognerà far diventare l stadio un luogo adatto solo alla gente benestante. La gente poco perbene è ovunque: in Tribuna come in Curva. Lavori? Abbiamo cominciato, era ora: grazie ai soldi pubblici delle Universiadi possiamo cominciare a mettere apposto l'impianto, la società invece preferisce non dare il minimo aiuto: non cacciano un euro per il San Paolo. Senza Universiadi la condizione degradante dello stadio sarebbe ancora peggiore. A De Laurentiis voglio dire che sarebbe meglio pensare a ristrutturare lo stadio anzichè comprare 4/5 squadre, così si potrebbe lavorare insieme per una giusta causa".
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