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Il magistrato Guariniello: “Ho indagato sul doping e il rapporto con la SLA per alcune squadre: vi racconto”

Il magistrato Guariniello: “Ho indagato sul doping e il rapporto con la SLA per alcune squadre: vi racconto”

Il magistrato Guariniello: "Ho indagato sul doping e il rapporto con la SLA per alcune squadre: vi racconto".

Redazione

In diretta a “ Un Calcio Alla Radio”, trasmissione di Umberto Chiariello in onda su Radio CRC TARGATO ITALIA, è intervenuto Raffaele Guariniello, magistrato:

La mia indagine sul doping? L’indagine riguardava l’uso da parte di più squadre, poi si allargò anche ad altri sport, riguardava l'uso di sostanze che si trovano nelle farmacie. Era un po’ questo il problema che fu affrontato. L’indagine produsse dei risultati tra cui l’approvazione da parte del parlamento della legge che ha disciplinato tutta la problematica del doping, prevedendo anche sanzioni penali, molto severe. Però, come sempre capita, le leggi bisogna applicarle ed è proprio lì che noi dovremmo chiedere a vari organi un maggiore sforzo. A chi chiederlo? All’autorità giudiziaria che dovrebbe svolgere indagini sistematiche in materia. Dovrebbe, poi, rivedersi tutto il sistema dei controlli anti-doping. Sarebbe necessario, inoltre, anche un intervento istituzionale più efficace, a me è sempre rimasto in testa quel risultato che noi ottenemmo con un’indagine, che mise in mostra alcuni elementi in alcuni per alcuni eccesso per i giocatori di SLA. Nesso tra calcio e SLA mistero? Quando noi facemmo quell’indagine grazie alla Panini, che aveva tutti i nomi dei calciatori, ad un certo punto venne fuori questa cosa, di cui autorizzai, su riviste scientifiche. Qui nacque, parlando ad alcuni giornalisti stranieri, ai quali ho chiesto se hanno fatto un’indagine e tutti mi dicono che non l’hanno fatto perché nessuno vuole approfondire il tema. Io credo che sarebbe meritorio approfondire, senza l’idea di criminalizzare, ma bisognerebbe approfondire. Non si può andare dietro il singolo caso, bisogna approfondirlo in tutto il mondo se si vuole scoprire quello che c’è. Moggi e la sudditanza? Dovete tener conto che posso essere un tifoso della Juventus, ma prima di tutto ho la deformazione del magistrato (ride ndr). Un magistrato non può basarsi su parole, ma ha bisogno di elementi specifici e precisi. È per questo che ho perorato prima un intervento dell’autorità giudiziaria più sistematico e specifico. Giocatori della Juve? Io penso che il fenomeno è piuttosto generalizzato. Noi ad un certo punto vedendo che alcuni casi di SLA si concentravano su alcune società, sentimmo allenatori e medici e quello che mi colpì fu proprio la discrasia. Quando si diventa lavoratore per un’azienda vai sempre in difficoltà a dire delle cose. I processi per mafia hanno avuto dei pentiti, qui i pentiti non li abbiamo mai avuti”.