A Radio Crc nel corso di “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Luciano Mondellini, direttore di Calcio e Finanza. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926.it:
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“Quanto può competere il Napoli con i grandi fondi? Sul Bari…” – Calcio e Finanza
Così Luciano Mondellini, direttore di Calcio e Finanza, su Radio Crc
“Cosa sta succedendo nel calcio moderno, con club che stanno ridimensionando i loro tetti ingaggi? Per vincere trofei bisogna essere sostenibili. Una volta c'erano grandi imprenditori che usavano il calcio come divertimento, oggi trovare imprenditori che mettano soldi nel calcio è difficile. Sembra che la competenza sia più importante con bilanci sostenibili ed il Napoli di De Laurentiis può essere un esempio in Italia. Nel caso di molti club, i soci mettono molti soldi e quindi si continua a investire con poca logica.
Sugli investimenti delle società del calcio europeo
Molte società spendono milioni per vincere, ma poi quando c'è bisogno di fare necessita virtù si va in difficoltà. I Friedkin stanno facendo un buon lavoro ad oggi, bisognerà vedere in futuro. L'Inter per me sarà venduta, chi investitore entra in una società in difficoltà economica? Nel 2024 l'Inter deve rimborsare un tetto di 300 milioni di euro ad un fondo americano, se così non fosse questo fondo poi diventerebbe padrone dell'Inter.
Sul Bari in Serie A
Se il Bari salisse in A da un punto di vista aziendale la piazza ha meno pretese, di conseguenza ci sarebbero meno costi. Mentre il Napoli ormai è un club conosciuto in Europa, sarà un bel dilemma per De Laurentiis. Una società familiare, quanto può combattere la potenza economica dei fondi?
Molte imprese mondiali sono gestite da famiglie, un esempio lampante è la famiglia Agnelli, serve più razionalità”.
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