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Luciano Castellini è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Castellini ha indossato l

Luciano Castellini è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Castellini ha indossato la maglia granata dal 1970 al 1978 e quella della Napoli dal 1978 al 1985, attualmente collabora con lo staff dell’Under 21 italiana e...

Redazione

Luciano Castellini è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Castellini ha indossato la maglia granata dal 1970 al 1978 e quella della Napoli dal 1978 al 1985, attualmente collabora con lo staff dell’Under 21 italiana e giovanile dell'Inter come preparatore dei portieri e con il club nerazzurro anche come scout. Con lui, soprannominato dai tifosi del Toro “Giaguaro”, abbiamo parlato della sfida di questa sera fra le sue ex squadre.

Mihajlovic squalificato non sarà in panchina oggi, questo può essere uno svantaggio per il Torino?

“Si piazzerà in una posizione dalla quale può parlare, magari dietro la panchina o in tribuna. No, credo che la partita si prepari prima e, poi, ci sarà il suo vice Lombardo, quindi, non credo sia un problema, però, era meglio se fosse potuto stare in panchina”.

Quando si arriva da un derby intenso, dove il Torino ha tenuto testa fino al 92esimo alla Juventus, dover affrontare poi il Napoli, che sta lottando per il secondo posto, è più facile o difficile preparare la gara?

“Il concetto di essere scarichi di motivazioni è per me assurdo, non bisogna trovare ogni domenica una motivazione o essere caricati perché si va in campo per vincere sempre e per giocare al massimo. Quando sento che ogni volta bisogna trovare le motivazioni mi viene da ridere. L’unico problema è che sicuramente al primo mezzo errore dell’arbitro Irrati il pubblico si farà sentire”.

Il Napoli ha il miglior attacco della serie A e il Torino il quinto, però, partenopei hanno anche la terza difesa e i granata la sedicesima, con questi numeri la partita come sarà?

“Il Napoli gioca benissimo e fa tanti gol. E’ chiaro che il Torino giocando molto spesso in fase offensiva qualche cosa lascia per strada in fase difensiva per cui dovrà stare attento alle ripartenze perché la squadra di Sarri fa possesso palla anche in quelle zone del campo dove se si commettono errori l’avversario può andare in porta. Sarà una partita molto tattica”.

Il Torino è l’unica squadra della serie A che nel girone di ritorno ha sempre subito gol eppure ha come portiere Hart, che non è l’ultimo in Europa. Come mai?

“Il nome non basta, ho detto tutto”.

Si parla di fase difensiva in questi casi e non solo del portiere.

“Chiaramente non si può imputare solo al portiere, però, insomma. Non mi permetto di giudicare perché non vedo come lavorano e che cosa facciano, ma non credo che abbia rispettato le grandi attese che si avevano in partenza”.

Belotti non segna da tre giornate …

“Segnerà nelle tre che restano, ha già segnato tanto, quindi, diamogli un po’ di ossigeno qualche volta anche perché ha ventitré anni. Non può giocare da solo sempre”.

Ljajic nelle ultime partite ha reso di più grazie anche al nuovo modulo, il 4-2-3-1, e a centrocampo il Torino non avrà Acquah perché squalificato così come il difensore Moretti, questo avrà comportato difficoltà maggiori nel preparare la gara?

“Mah, non so. Non spetta a me giudicare perché non seguo sempre in tutte le sue dinamiche tattiche o nei compiti che vengono assegnati il Torino, ma Mihajlovic conosce bene i suoi giocatori e penso che sappia chi utilizzare se ne manca qualcuno, anche perché se uno è assente per forza si deve utilizzare un altro. Provvederà Mihajlovic. Ma è chiaro che manderà in campo quelli che sono in grado di giocare, è semplice la cosa”.

Il Napoli è sempre ben sistemato in campo, ha una fase offensiva importate e sa difendersi bene. Quali sono i punti deboli dei partenopei, se ne hanno?

“Non mi permetto, è una squadra che lavora tantissimo sul possesso palla e sugli inserimenti in verticale e nell’uno contro uno e ha tante qualità in fase offensiva. Giocando molto in fase offensiva la difesa è alta e qualche spazio lo lascia, quindi, bisogna aspettare il momento giusto e ripartire. Non ci vuole uno scienziato per sapere questo”.

Può fare un pronostico?