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Lorenzo, la tua famiglia che ruolo ha avuto? Tuo padre ti accompagna ancora oggi agli allenamenti

Lorenzo, la tua famiglia che ruolo ha avuto? Tuo padre ti accompagna ancora oggi agli allenamenti

Lorenzo, la tua famiglia che ruolo ha avuto? Tuo padre ti accompagna ancora oggi agli allenamenti? “Sono contento che mio padre mi accompagna tutti i giorni agli allenamenti, anche se i miei compagni mi prendono in giro. Devo ringraziarli da...

Redazione

Lorenzo, la tua famiglia che ruolo ha avuto? Tuo padre ti accompagna ancora oggi agli allenamenti?

"Sono contento che mio padre mi accompagna tutti i giorni agli allenamenti, anche se i miei compagni mi prendono in giro. Devo ringraziarli da quando sono piccolo, non mi hanno fatto mancare nulla. Poi ringrazio anche mia moglie e i miei figli che mi sopportano da tempo".

Reina è punto fermo?

"Sì, ha un contratto ancora per un anno e non vedo quali problemi ci possano essere. E' ovvio che dobbiamo pensare anche al futuro e non posso prendere un portiere di forza assoluta a 20 anni. Ci sarebbero due prime donne, difficili da gestire. Non bisogna andare sui giovani con il futuro già segnato, l'età giusta è tra i 25 e i 28 anni, per programmare i prossimi 10 anni".

Presidente, che ne pensa della tecnologia in campo?

"Sono sempre stato favorevole alla tecnologia in campo. In futuro vorrei vedere quattro tempi da 15 minuti con uno stop, tra un tempo e l'altro, di due minuti e mezzo, così da far sentire tutto il gruppo importante, così come accade nel basket. I ragazzini di 7-8 anni non avranno la capacità di concentrazione per giocare per 90 minuti. In futuro sarà una cultura diversa: la nostra generazione leggeva, quelle di oggi vivono da subito con smartphone e tablet. Il sistema dovrebbe distruggersi e ripartire da capo".

Presidente, che attore sarebbe Insigne?

"Mi fa venire in mente un testo di un ischitano che racconta di uno scugnizzo senza genitori che vive con molte difficoltà, fin quando non va a vivere in Canada e diventa uno dei più importanti uomini dell'India del tempo".

Sei arrivato qui con il Napoli di De Laurentiis:

"Sì, ringrazio anche il direttore Santoro che mi ha portato qui. Se tredici anni fa qualcuno mi avesse detto che avrei firmato un nuovo contratto per cinque anni, non ci avrei creduto. Spero di restare a lungo e di discutere un nuovo contratto tra cinque anni".

Il rinnovo è arrivato facilmente?

"Sono felicissimo di aver rinnovato qua perché è la mia prima scelta. Sono partito male anche perché condizionato dalla scadenza del contratto, poi mi sono accorto che dovevo solo lavorare sul campo perché per i contratti ci sono agenti e società".

Lorenzo, chi devi ringraziare per essere arrivato qui?

"Io penso che devo ringraziare tutti, in particolare mister Zeman, è stato colui che mi ha fatto diventare un giocatore pronto per la Serie A. Poi quando sono arrivato qua ho trovato Mazzarri che mi ha aiutato a giocare in un ruolo diverso. Benitez mi ha fatto crescere molto anche in fase difensiva. In questi due anni devo solo ringraziare Sarri, che è un martello. Sono fiero di giocare con e per lui. Spero resti a lungo perché ci farà togliere tante soddisfazioni".

Insigne è l'unico senza clausola?

"No, anche Hamsik non ce l'ha e mi sembra non ce l'abbia nemmeno Reina".

Presidente, Milik tornerà a segnare?

"L'anno prossimo sarà divertente avere cinque giocatori in doppia cifra, poi abbiamo anche il discorso Pavoletti e quindi c'è da divertirsi. Magari ci sarà qualche innesto sulle fasce, ma ora è inutile parlare di mercato. Per Sarri un giocatore deve avere capacità fisiche, di testa e tattiche, ci vuole tempo. Se abbiamo investito molto in Maksimovic, è perché pensiamo sia molto forte, così come per Albiol. Cercherò di trattenere tutti i giocatori. Qualora ci dovesse essere qualcuno che vuole andare via o se dovesse arrivare qualche pazzo a pagare le clausole, ce ne faremo una ragione".

Le danno fastidio le parole sul futuro di Sarri?

"No, mi fanno piacere, possono parlare quanto vogliono. Poi ci sono i contratti e siccome i contratti io li so fare, possono parlare quanto vogliono, bisogna poi trattare".

Continuando:

"Quanto è noioso giocare e allenare sempre gli stessi giocatori? Se qualcuno dovesse andar via ce ne faremo una ragione. Il Calcio Napoli un contenitore dove ci sono delle bandiere inaffondabili, il resto vanno e vengono. Questo progetto è cominciato dodici anni fa e mi ha solo fatto del bene, anche nelle difficoltà".

Dobbiamo aspettarci altro, presidente? (Mertens, ndr)

"Ti ha risposto Lorenzo, lui nasce con amore sul territorio, ti ha detto che ama la maglia e vuole restare qui. Lo puoi trovare in qualcuno in particolare, come Hamsik, ma non possiamo ottenerlo da tutti. Questa è una città che devi amare, se la odi devi andar via. Napoli è particolare, stare qui non è come vivere a Torino o a Manchester. Io, a quelli che mi dicono che non sono napoletano, vorrei dire: "Ma tu che ne sai? Quando mio padre mi portava a vedere i fuochi d'artificio sul porto, mi ha fatto amare da sempre questa città"".

Negli ultimi tempi si è visto Insigne-uomo:

"Ho sempre cercato di dare il massimo anche quando non ero in forma. Ho iniziato male, ma mi sono sempre piaciute le difficoltà, ma con queste si esce sempre fuori alla grande. Se sono un leader devo ringraziare solo i compagni e il mister. Ringrazio anche loro per il rinnovo, mi hanno aiutato a far bene".

Tuo padre ha detto che sei felice, perché?

"Dopo questo evento sono felice perchè è il mio sogno da bambino. Sono orgoglioso e fiero di aver rinnovato con il Napoli, perché ora che indosso questa maglia non voglio toglierla più e vincere".

C'è la voce su un giovane talento, Gaetano, è il nuovo Insigne?

"No, Insigne è unico".

Presidente, è un primo passo verso lo scudetto, come disse a Pasqua?

"Prima o poi ci prenderemo il super Scudetto, perché, non volendo far arrabbiare nessuno, il secondo è un piccolo scudetto. Provvederemo, se possibile, a far crescere il calcio italiano".

De Laurentiis:

"Nel calcio noi abbiamo vissuto in una città difficile, con due sindaci completamente diversi. Noi siamo rimasti al nostro posto ma abbiamo capito che dovevamo, in maniera dirompente, prenderci quello che ci spettava. Noi siamo entrati nel calcio alla vigilia di Calciopoli"

Presidente, nel calcio non esistono più le bandiere. Insigne può essere una bandiera?

"A me fa piacere che Lorenzo sia una bandiera del Napoli, perché voi sapete che ci vuole tempo per costruire una bandiera. Noi abbiamo aperto una pozza nel deserto, quando sono arrivato io qui c'era il deserto. Lavorando a testa bassa e con quel poco che abbiamo, dal nostro vivaio abbiamo tirato fuori Lorenzo Insigne e ne verranno fuori tanti altri".

11:32 - Lorenzo Insigne ha firmato il contratto. UFFICIALE il rinnovo del contratto fino al 2022

Tutto pronto nella sala stampa di Castel Volturno. Aurelio De Laurentiis e Lorenzo Insigne, vestito d'azzurro, entrano e sono pronti.

Buongiorno gentili lettori di Calcionapoli1926.it e benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Insigne e De Laurentiis, in programma alle 11:30 nella sala stampa del centro sportivo di Castel Volturno.

Oggi è l'Insigne Day, il giorno del rinnovo di contratto dell'asso partenopeo. In conferenza, il presidente e il numero 24, presenteranno e firmeranno il nuovo contratto che legherà Insigne al Napoli per i prossimi cinque anni. REDAZIONE - Salvatore Amoroso.