Liverpool pronto a fare la storia Alisson già leader

Oggi a Leicester il Liverpool rincorre la storia: se la banda di Klopp conquisterà i tre punti, con quattro successi di fila iniziali eguaglierà i Reds edizione 1990. Da 28 anni non riesce un colpo del genere e sempre da 28 anni il popolo dell’Anfield non festeggia il titolo inglese: un intreccio che spiega molte cose. Mai come ora il Liverpool pare davvero in grado di vincere la Premier: il toto-pronostico ha affidato ai Reds il ruolo di rivale numero uno del Manchester City e finora il copione è stato rispettato. Sette gol all’attivo e zero subiti: altra chiave di lettura per esplorare il mondo Liverpool. La notizia non è l’attacco esplosivo, ma la porta chiusa. Per risolvere il problema, Klopp non ha badato a spese: 62,5 milioni di euro (più dieci di bonus) per prelevare Alisson dalla Roma e avanti così. La vendita, ieri, di Markovic all’Anderlecht per 3,5 milioni è un’inezia considerati gli investimenti di mercato: 200 milioni per gli acquisti. 

FATTORE ALISSON Alisson è già diventato un protagonista nei Reds, futuri avversari del Napoli in Champions. L’integrazione tecnica si è realizzata in un mese. Il brasiliano governa la difesa con autorità. È un cult della tifoseria non solo per le parate, ma anche per il gioco con i piedi, nuova frontiera del ruolo: oggi un grande portiere deve saper collocare il pallone con la precisione di un centrocampista. La padronanza dell’inglese non ha rappresentato un ostacolo e Alisson sta imparando in fretta la lingua di Shakespeare. A Roma si era segnalato come ragazzo sveglio, non solo come portiere eccellente: il suo avvento a Liverpool sta confermando i giudizi positivi sull’uomo espressi durante l’avventura italiana. 

NO VARDY Il Leicester è un avversario scomodo e Claude Puel in 7 sfide contro i Reds, alla guida di Lione, Southampton e delle Foxes, ha perso solo una volta. Il problema, per il manager francese,èche mancherà Vardy, squalificato: il centravanti ha segnato 7 gol nelle ultime 5 gare contro il Liverpool. Spettacolare uno firmato nella primavera 2016, con il Leicester di Ranieri lanciato verso il titolo: Klopp sarà felice di non ritrovarselo oggi tra i piedi.

Gazzetta