Jurgen Klopp, tecnico del Liverpool, ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta contro il Napoli. Ecco le sue dichiarazioni:
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Liverpool: “Gara diversa dal solito, devo rivederla per capire. Insigne? Segna molti gol, al di là di quelli contro di me”
Jurgen Klopp, tecnico del Liverpool, ha parlato in conferenza stampa
Sulla prestazione: "E' stata una gara diversa dal solito. Da cosa dipende? Non so al 100%, ma stata diversa. L'approccio è stato complesso, avremmo voluto vincere. Abbiamo sbagliato i tempi in alcune giocate, abbiamo reagito male in alcune situazioni difensive. Qualche volta è capitato in passato, ma non come stasera. Il Napoli, specialmente nella prima frazione, non ha fatto molta pressione. Non abbiamo creato, nel primo tempo abbiamo fatto qualcosa ma nella ripresa abbiamo fatto molto male. Non abbiamo chiuso gli spazi neanche sul gol, il risultato va accettato. C'è la mia responsabilità, ma devo riguardare la gara per capire i motivi della sconfitta. Se il migliore in campo risulta il portiere, vuol dire che qualcosa non è andato per il verso giusto".
Sui meriti di Ancelotti:"E' un tecnico eccezionale, se vogliamo dire che è stato il leone è ok. Stasera è stato così. Abbiamo perso, è difficile da spiegare adesso. Poi troveremo le motivazioni della sconfitta di questa sera".
Su Insigne:"A segno come cinque anni fa tra Napoli e il suo Borussia Dortmund. Insigne segna molti gol, al di là di quelli contro di me".
Su Keita:"Ha avuto un problema alla schiena, per ora non so dire altro. Dovremo valutare il suo problema fisico".
Sul calendario come motivo di sconfitta:"Può essere, non possiamo cambiare il calendario. Dobbiamo farci trovare pronti, negli ultimi giorni abbiamo ricevuto complimenti ma poi capita una sconfitta del genere che può cambiare tutto. Abbiamo tre giorni per recuperare, sfidare il City è sempre difficile. Ora proveremo a recuperare tutto. Stasera l'atmosfera e i tifosi hanno giocato una parte importante, sarà lo stesso quando giocheremo sabato contro il Manchester City".
Se è deluso:"No, abbiamo provato ad adattarci al gioco. Quando i ragazzi vanno in campo lo fanno per vincere, bisogna rispettare anche gli avversari".
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